Vieira: “Sta nascendo un bel gruppo fuori dal campo, più bello della stagione passata”

Dopo un primo anno di ambientamento, quello che verrà potrà l’essere l’anno della consacrazione vera e propria.

Ronaldo Vieira, al secondo anno in  Blucerchiato, si è raccontato in una lunga intervista riportata oggi da La Gazzetta dello Sport.

Sul suo anno in  Blucerchiato. «Le cose stanno funzionando bene. È stato un anno di ambientamento. Venivo da un calcio molto fisico come quello inglese, qui la differenza si era sentita, con un gran lavoro sulla tattica. Ma vedo che le cose stanno cambiando, sento questo ambiente più mio. L’inizio è stato difficile, ma era normale. Sono cresciuto molto con Giampaolo, ho giocato quattordici partite, mi è sembrato un buon bilancio per la mia prima stagione. È chiaro, avrei voluto andare di più in campo, ma questo è il calcio. Guardiamo avanti, senza dimenticare che devo dire grazie al nostro vecchio mister perché nel mio primo periodo blucerchiato mi ha aiutato tanto ed è stato per me una presenza fondamentale».

Una prima analisi dopo il ritiro Blucerchiato. «Abbiamo lavorato bene, ora vediamo cosa accadrà con le prime partite importanti. L’an­no scorso ero più focalizzato sullo stesso gesto tecnico, que­st’anno abbiamo più opzioni di gioco, c’è un clima diverso, forse dal mio punto di vista è più facile. La storiella del parallelo con Cristiano Ronaldo? Un’iniziativa geniale sul piano social, ma vorrei che di me in futuro si parlasse solo come Vieira».

La Samp che verrà. «Forte, molto forte. Abbiamo elementi che ci permettono di variare gli schemi in tutti i reparti del campo. Fra i nuovi, faccio una citazione speciale per Murillo, davvero un grande. Ma avverto uno spirito positivo, c’è competizione fra di noi perché tutti vorremmo giocare, ma da parte di tutti c’è la consapevolezza del fatto che questo è uno sport collettivo, quindi alla fine il bene ultimo è solo quello della Samp. Dirò di più: sta nascendo un bel gruppo fuori dal campo, più bello della stagione passata. Io, poi, sono ormai a mio agio con la lingua italiana, e questo aiuta: i mesi di lezione fatti nel campionato scorso sono stati uti­li».

Sull’obiettivo dell’Europa League sfumato lo scorso anno. «Ce lo siamo già detto con i compagni. Quest’anno dovremo fare qualcosa di più rispetto. Abbiamo alternato prestazioni importanti anche contro le grandi, come Milan e Roma, ad esempio, a risultati meno positivi. Proviamo a fare qualcosa di più».

Sul dominio della Juve anche in quest’anno. «Il valore dei campioni d’Italia non sarà mai in discussione. Dico, però, che forse in Italia a livello assoluto rispetto alla Premier League è possibile sovvertire pronostici già scritti: anche noi l’anno scorso abbiamo battuto la Juve».

Che Samp ci si aspetta. «Siamo forse più ambiziosi, abbiamo aumentato la nostra autostima, in parte per i nuovi innesti, in parte per l’arrivo di Di Francesco, un allenatore con un passato importante, in parte anche perché noi siamo cresciuti. Chi c’era già, ha un anno di esperienza in più sulle spalle e questo vuol dire molto».

Paolo Bardetta