Stadio Luigi Ferraris, lo stato dei lavori di Restyling.
Continuano i lavori di Restyling dello Stadio Luigi Ferraris in vista del prossimo campionato di Serie A, anche se per le prime giornate di campionato parte dell’impianto (Tribuna) sarà ancora un cantiere.
Difatti ci sarà lo spostamento della Tribuna Stampa nella parte superiore con la costruzione degli Sky Box.
Nel frattempo il manto erboso è stato rifatto con l’aumento degli irrigatori da 24 a 35 e ci sarà un nuovo impianto di illuminazione che prevederà dei Led posizionati sulle tettoie di ogni settore ma che sarà pienamente operativo per la gara di Genoa-Atalanta del 15 settembre.
Ci sarà, grazie a questo nuovo impianto, un risparmio da 700 a 300 Kw.
Il ritardo, come più volte spiegato, di un mese e mezzo è stato dovuto alle interruzioni post Pessina e poi ripartiti grazie alla Brc e Edilquadrifoglio.
Il termine ultimo dei lavori sarà il 15 novembre in modo da poter essere tutto pronto per il Derby di Dicembre.
Rimarranno aperte nel frattempo solo le gabbie per i tifosi ospiti e una struttura provvisoria rialzata di circa 800 per ospitare i giornalisti e i dirigenti.
Al momento dunque il Ferraris è un cantiere aperto con l’attuale capienza (36.348) che subirà una diminuzione che porterà a 33 mila unità ma che calerà leggermente in vista dei lavori previsti per il prossimo anno che riguarderanno i distinti con la costruzione di una terrazzina centrale.
A dirigere i lavori è l’Architetto Burlando Roberto e il progetto, una volta ultimato, permetterà allo Stadio Marassi di ottenere le 3 Stelle da parte della Uefa destinate poi a diventare 4 con i prossimi lavori che riguarderanno gli spogliatoi cosi da essere disponibile per l’Europeo del 2028 a cui l’Italia vuole candidarsi.
Come riporta il Secolo nell’edizione odierna, queste le dichiarazioni di Matteo Sanna rappresentante operativo della Luigi Ferraris Srl: “Siamo soddisfatti di come i lavori stanno procedendo, dopo i problemi che ci sono stati all’inizio. Non era facile ripartire dopo quello che è accaduto con la Pessina, ma contiamo di recuperare il tempo perduto.”
Paolo Bardetta