Vialli, la Luce in grado di riaccendere l’Arcobaleno Blucerchiato – di Paolo Bardetta
“Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.”
Inizio con questa frase speciale di José Saramago, per rendere al meglio quella che sarà l’emozione, la gioia, la felicità nel poter riabbracciare una Persona come il Nostro Gianluca Vialli.
In giornate d’agosto come queste, in cui regna quella viva speranza del suo ritorno, in cui felicità e possibili delusioni si alternano nel cuore di tutte(o quasi) le anime blucerchiate, c’è sempre una certezza che, come direbbe Saramago, è il frutto di “passi già dati”.
Ed è proprio vero, da un lato la certezza “passata” che Gianluca ha calcato l’immenso prato Doriano regalando Correttezza, Educazione, Umiltà, Gol e Prestazione Umane da Incorniciare e dall’altro la “Silente Certezza Presente” che vale più di ogni singola parola emessa.
Già, perchè quello che molti in questo momento non riescono a capire è questo suo “Silenzio”, interpretato da molti come superficialità, menefreghismo, mancanza di volontà di diventare il nostro Presidente, possibili speculazioni e mancanza di fondi, e potrei continuare all’infinito.
Beh, per dire frasi del genere, forse non si conosce bene la Storia della Samp e di chi ne ha vestito la maglia, e magari ci si lamenta di chi “questa storia non l’ha mai conosciuta per davvero”.
Una cosa è certa la Sampdoria merita di rinascere, merita di ritornare a viaggiare per l’Europa, merita di far “risorgere” a piena luce quello Stile Sampdoria, che di basi e radici solide può solo sposarsi con la modernità di un calcio che non deve perdere i suoi veri valori.
Alla fine, come ho sempre sostenuto, il calcio altro non è che la rappresentazione della vita in 90 minuti, e cosi dovrebbe essere vissuto.
Ecco perché la figura di Vialli si sposa a pieno con il Mondo del Calcio, con lo Stile Sampdoria, con la Professionalità, l’Educazione e l’Eleganza che da tempo è oscurata da chi probabilmente non vuole far brillare il Nostro Arcobaleno.
Siamo tutti pronti a riabbracciarti Caro Gianluca, non vediamo l’ora.
Siamo come quei bimbi a cui brillano gli occhi quando il proprio papà sta per portargli un regalino, siamo come quelle coppie innamorate che si emozionano a un solo “sms” con scritto “Buongiorno”, siamo come quei neonati che sorridono ad ogni piccolo ma significativo gesto d’amore.
Ecco Caro Gianluca, NOI TI STIAMO ASPETTANDO PERCHE VOGLIAMO EMOZIONARCI ANCORA, RISVEGLIARCI DA QUELL’OBBLIGATO LETARGO E TORNARE A SORRIDERE INSIEME A TE LOTTATORE UNICO E INIMITABILE.
LA SAMPDORIA TI APPARTIENE, E LA PORTA DI CASA ANCORA SOCCHIUSA ASPETTA SOLO DI ESSERE APERTA DA TE…
Perchè alla fine aveva ragione il grande Antoine de Saint-Exupery:
“Amare non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.”
A cura di Paolo Bardetta
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