Riflessioni sul mercato: La fine di un’illusione da non rivivere mai piu, a cura di Paolo Bardetta

Per fare un punto generale sul calciomercato della nostra Cara e Amata Sampdoria a poche ore dalla chiusura, voglio iniziare con questa frase abbastanza d’effetto: “L’importante è capire che fermarsi a volte è importante tanto quando andare avanti a tutti i costi.”

In effetti la frase registra e fotografa pienamente la situazione attuale della Samp tra attesa di cessione e un mercato in entrata fatto di promesse mai mantenute…almeno in parte…(Ma Rigoni non basta…cit).

Ben 2 mesi di Black-Out totale, di nomi messi in mezzo giusto per non far sembrare il mare sin troppo piatto, frutto ovviamente (per chi ancora avesse qualche dubbio) di un “cambio radicale” che ha condizionato, condiziona e condizionerà (passatemi le ripetizioni divise per tempi) il nostro campionato.

Ma andiamo per gradi.

Per quanto riguarda il mercato in entrata.

Rigoni, Seculin, Rocha (e solo allo scadere), probabilmente non erano quelli che erano stati promessi a Di Francesco…ma questo blocco totale (e non volontà anche perché i soldi delle cessioni li poteva (forse) utilizzare) non ha fatto il bene della nostra amata che adesso, più che mai, aspetta di risorgere a Vita Finalmente Nuova.

Quello che sicuramente ha fatto più male è stata la pantomima di nomi buttati li, forse per fare notizia, o forse no…ma CHE HANNO SOLO ILLUSO I TIFOSI CHE NON MERITAVANO TUTTO QUESTO.

Verdi, Ben Arfa, Valzania dell’Atalanta, Meitè del Reading e Kamano del Bordeaux SINO A PASSARE AL TEATRINO di DEFREL E SIMEONE dati per certi e poi ahimè sfumati per, come le chiamano loro, scelte di cuore.

Per non parlare dei soliti Paloschi, Viviani, Babacar, Naingollan, Fofana, fresco dell’ultimo tentativo di un Prestito Gratuito…….No Comment..

Perché come avrebbe detto Totò: “Ma mi faccia il piacere”.

E poi il mercato in uscita, UNICO E VERO PROTAGONISTA DELLA TORMENTATA ESTATE DORIANA.

Il campionato è appena iniziato con due sconfitte pesanti che hanno LETTERALMENTE buttato giù Squadra e Tifosi che adesso aspettano solo GIANLUCA VIALLI per RINASCERE.

Ci sarà da tenere duro e soprattutto TIFARE E INCITARE FINO ALLA MORTE PERCHÉ LA SQUADRA ADESSO HA BISOGNO DI AMORE VERO E SOSTEGNO.

QUESTA È LA NOSTRA MISSIONE.

Del resto come diceva Nelson Mandela: “Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso.”

A cura di Paolo Bardetta

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Foto proprietà Sky Sport e Gazzetta