Buon compleanno a Francesca Mantovani!

Tanti auguri a Francesca Mantovani, figlia dell’indimenticabile Presidente Paolo!

Francesca è una grande tifosa sampdoriana e ascoltarla parlare del mondo blucerchiato è come sentire il racconto di una storia d’amore.

Per l’occasione vi riportiamo un’intervista di qualche tempo fa rilasciata a ivg.it dove traspare tutto il suo essere blucerchiata:

Francesca, cos’è la Sampdoria per lei?

“Ovviamente è una parte molto importante della mia vita. Ho iniziato ad andare allo stadio prima che mio papà entrasse in società perché avevo una tata, Gianna, sampdoriana sfegatata che mi portava in gradinata Sud, avrò avuto 11 anni. La Sampdoria è una storia d’amore con tantissimi momenti belli e anche momenti difficili, in tutto 23 anni intensissimi.”

A tutti quelli che le chiedono qualche notizia sulla Sampdoria attuale come risponde?

“Sono una abbonata d’eccezione alla gradinata Sud. Ogni anno sottoscrivo almeno due tessere, una per me e l’ altra per mio figlio Nicolò che è sampdoriano dentro. Come super tifosa sono iscritta agli Ultras Tito ( « Chi li tocca è finito » , recita lo slogan). Se posso, seguo la Samp ovunque. Preferisco le curve alle tribune, come credo si sappia. Risiedo a Milano, ma a San Siro mi è capitato spesso di seguire le gare nel gabbione riservato ai tifosi ospiti e vi sono anche rimasta chiusa dentro per un’ ora, assieme a tutti gli altri. Sono un’ultrà in senso buono, batto le mani e canto, non faccio le cose proibite. Mi piace sottolineare che la tifoseria della Samp è una tra le più corrette in assoluto”.

C’è un giocatore che sogna di vedere con la maglia blucerchiata e un allenatore sulla panchina? Chi sono i suoi giocatori preferiti attualmente?

“Sono stata contentissima quando è arrivato Vincenzo Montella, in futuro mi piacerebbe vedere sulla panchina blucerchiata, con il cuore, Attilio Lombardo: per Vialli ho perso le speranze che decida di fare il mister. Come sogno, ho due allenatori  forse irraggiungibili : Pep Guardiola, bravo e bello, e Jurgen Klopp del Liverpool. Sarebbe fantastico rivedere in blucerchiato Pedro Obiang; mi manca, è un giovane con grandi potenzialità ed è di una simpatia e intelligenza fuori dal comune, al quale auguro una grande carriera. Mi piacerebbe avere un ‘giocatore esempio’ come è stato Javier Zanetti per l’Inter. Un tempo i giocatori rimanevano per anni, identificavi la  tua squadra con quel Presidente, quell’allenatore e quei giocatori, ora troppi cambi anche a stagione in corso, così è difficile creare un gruppo. In ambito internazionale, come giocatore, stimo molto Thomas Muller del Bayern Monaco”.

Tra tutti i giocatori che hanno vestito la maglia blucerchiata, chi le ha regalato più “emozioni”? Qualche aneddoto…

“Da giovanissima ero ‘innamorata’ del terzino Nello Santin, tra l’altro un bravissimo giocatore, poi mi sono piaciuti tantissimo Trevor Francis, Nicola Zanone e chiaramente il “Mancio”. Ci sono partite in particolare che ricordo con emozione: Samp–Rimini 0–0 nel 1982 che significava ‘promozione’ e sempre nel mio cuore, la prima Coppa Italia vinta contro il Milan, la finale di Coppa Italia a Cremona contro il Napoli, la partita col Malines in Coppa delle Coppe che ci ha portato in finale, come quella di Varese quando siamo tornati in serie A. L’ultima grande emozione l’ho provata nella finale di Coppa Italia di Roma purtroppo persa ai rigori contro la Lazio: ma che curva blucerchiata meravigliosa!”.

Pensa mai che ci possa essere una nuova era Mantovani con lei e i suoi fratelli alla dirigenza della Sampdoria?

“La mia famiglia ha vissuto un bellissimo ventennio con la Sampdoria, ora facciamo i tifosi. Spesso mi invitano nei club e mi premiano in ricordo del mio papà nonostante siano passati così tanti anni e ciò mi commuove e mi riempie di orgoglio”.

Buon compleanno Francesca da parte di tutti noi di SampGazzetta!