Bologna-Samp: fondamentale mantenere la parte sinistra per motivi di orgoglio ed economici.

La trasferta dell’ora di pranzo oggi a Bologna può diventare uno spartiacque della stagione della Sampdoria. Una di quelle partite dove apparentemente c’è poco da giocarsi e che invece contribuirà parecchio a determinare gli umori delle prossime settimane.

La flessione di risultati degli ultimi tempi ha rimesso in discussione la presenza nella parte sinistra della classifica. Dove la Sampdoria si trova consecutivamente da nove giornate, sempre al decimo posto. Aveva scavallato lo scorso 16 gennaio, con la vittoria in rimonta sull’Udinese al Ferraris (gran gol di testa di Torregrossa) e da lì non si è più mossa. Ma adesso la stessa formazione friulana e la Fiorentina si sono rifatte sotto. E pure il Bologna di Mihajlovic, al momento staccato di 4 punti. La sfida odierna diventa quindi in questo senso uno scontro diretto.

Non è un dettaglio finire il campionato di qua o di là. Innanzitutto, da un punto di vista tecnico, questa Samp ha le qualità e la capacità per terminare tra le prime dieci. Poi per una questione di orgoglio. Anche di media storica: dalla stagione 2004/2005, quella del ritorno della A a 20 squadre, la Samp ha chiuso a sinistra 8 campionati su 15. E, come riporta il Secolo XIX, economica: il decimo posto vale circa 47/48 milioni di diritti televisivi. Fondamentali per la sostenibilità economica della società. Non è un caso che i budget di previsione per il prossimo triennio siano stati elaborati sulla base di un piazzamento finale costante tra l’8° e il 12° posto. Meglio, ovvio, se nei tre posti a sinistra.