Arresto Ferrero, il Viperetta resta ai domiciliari. Le parole di Ponti dopo la chiusura dell’indagine.

Venti giorni per decidere se farsi interrogare dal magistrato, depositare documenti difensivi o aspettare la scontata richiesta di rinvio a giudizio. 

Massimo Ferrero, tramite i suoi legali, ha ricevuto nei giorni scorsi l’avviso di chiusura delle indagini preliminari.

Il legale dell’ex presidente della Sampdoria, Luca Ponti, conferma di aver ricevuto il documento: “Ora chiederemo l’accesso agli atti e valuteremo il da farsi. Nel frattempo prendiamo atto che nell’avviso di chiusura indagini non ci sono nuove contestazioni. Si tratta degli stessi identici elementi già contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare dello scorso dicembre”.

Ferrero dunque per il momento resta ai domiciliari nella sua casa di Roma, nessuna nuova richiesta per il ritorno in libertà è stata ad oggi presentata da parte dei suoi avvocati. Insieme a lui, sono indagati dai pm Francesca Cerchiara e Rossana Esposito – coordinati dal procuratore capo Pierpaolo Bruni – la figlia Vanessa, il nipote Giorgio, l’ex moglie Laura Sini, e poi i professionisti Aniello Del Gatto, Roberto Coppolone, Cesare Fazioli, Giovanni Fanelli, Paolo Carini.

A dicembre l’allora numero uno della Sampdoria, dimessosi dalla carica di presidente appena scattati gli arresti, era finito in carcere a San Vittore.

Arresto Ferrero, il Viperetta resta ai domiciliari. Le parole di Ponti dopo la chiusura dell’indagine.

LE CARTE

Secondo gli inquirenti e il gip, esisteva “Un concreto e gravissimo pericolo di commissione di delitti analoghi a quelli per cui si procede. Appare infatti elevato il pericolo che, ove liberi di circolare sul territorio, gli indagati possano operare illecitamente in maniera sia diretta che mediata, anche attraverso contatti e comunicazioni reciproche e/o con terzi”.

Il tribunale del Riesame, poco prima di Natale, aveva parzialmente accolto la richiesta di scarcerazione, concedendo i domiciliari.