Bilancio Samp domani online. Il passivo è di 24 milioni, ulteriore – 10 rispetto al 2020, ancora forte l’impatto Covid.
Sarà di circa 24 milioni il passivo di bilancio 2021, pubblicato on line domani e approvato dall’Assemblea degli azionisti che si terrà a Roma il 29 aprile. Dieci milioni in più rispetto al 2020, con un fatturato allo stesso livello, 76 milioni nel 2021 contro i 75 dell’anno precedente.
La società ha proceduto (come tutte) per il secondo anno di fila e dove possibile alla sospensione degli ammortamenti che ha consentito di contenere la perdita. E ha beneficiato di rateizzazioni fiscali.
La pandemia ha impattato sotto tre profili. Il primo è la biglietteria: con gli stadi chiusi o a capienza ridotta l’incasso di botteghino è stato di circa un milione, contro i 5/6 della normalità (sui due ultimi bilanci ne mancano circa 10). Il secondo, le plusvalenze del mercato: il 2020 era stato “salvato” in piccola parte da Linetty, stavolta siamo a meno di un milione portato dalle cessioni di Jankto e del giovane Leonardi al Sassuolo, un salasso se si considera che nella stagione 2018/2019 aveva portato in cassa tra i 50 e i 55 milioni. Il terzo è il commerciale: i contratti di sponsorizzazioni sono diminuiti, inclusa la parte legata agli Sky Box del Ferraris.
Il bilancio 2021 sarà approvato dall’attuale cda (Lanna, Romei, Panconi e Bosco) entrato in carica a fine dicembre con l’obiettivo di gestire e preservare i conti economici fino al termine della stagione (onorata la corposa scadenza di febbraio, già completati in anticipi gli adempimenti per quella di maggio) e di fare trovare pronta la società alla cessione (c’è un business plan già pronto per i prossimi 12 mesi).
Le due stagioni Covid sono sfasate a livello bilancistico (una in pratica è durata 14 mesi, l’altra 10) e hanno creato distorsioni tecniche sul calcolo dei diritti tv. E sul costo del personale, così nel 2021 risulta un incremento del rateo che se normalizzato vedrebbe una riduzione, essendo venuti meno alcuni contratti rilevanti, uno su tutti Ramirez. Il monte ingaggi è di circa 34 milioni. Ridotti i costi per servizi (in particolare i compensi degli agenti).
Per fare fronte alle necessità di cassa, il cda ha provveduto a accedere ai finanziamenti controgarantiti dalla Sace oltre a quelli tradizionali bancari. I debiti sono cresciuti, ma la società informa di avere “sfruttato” l’occasione per strutturarlo e razionalizzarlo, con una scadenza di medio/lungo termine..
Il Secolo XIX