Samp, Osti e Faggiano: dualismo irrisolto, prevista call tra CdA e i due nella giornata di oggi.
La questione del dualismo tra Osti e Faggiano non è stata risolta e richiederà ulteriori passaggi e chiarimenti prima dell’inizio della stagione.
Una nuova call al riguardo tra Lanna, Romei, Osti e Faggiano è in programma già oggi.
Il programma di ieri prevedeva che il cda incontrasse prima singolarmente e poi insieme i due direttori sportivi. Al mattino nella sede di Corte Lambruschini si sono svolti colloqui “individuali”, cda con Osti e cda con Faggiano. Mentre quello di gruppo è stato rinviato al pomeriggio, perché il cda a pranzo era impegnato con la visita istituzionale del presidente della Lega di Serie A Casini. Ma qui c’è stata una incomprensione, perché mentre Osti è rimasto all’Ac Hotel ad aspettare l’incontro, Faggiano è rientrato a casa a Pescara, non avendo capito che ci sarebbe stata questa appendice pomeridiana. Quindi, tutto da rifare. Ecco il motivo della call in agenda oggi.
Gli incontri individuali hanno, comunque, confermato il quadro conflittuale che già si conosceva. Entrambi hanno sollevato perplessità sulla organizzazione e definizione dei compiti che il cda ha proposto (facendo presente che sopra ogni cosa aleggia la cessione).
La proposta prevederebbe di affidare ancora a Osti il rapporto con il tecnico e la squadra, e a Faggiano il mercato. Con una condivisione estesa su ogni trattativa: ogni eventuale obiettivo dovrebbe passare dall’approvazione prima di Osti e di Faggiano, poi di Lanna e di Romei, e infine di Bosco e di Panconi sotto il profilo della sostenibilità economica. Una filiera decisamente macchinosa e complessa. Senza tralasciare che, come riporta Il Secolo XIX, la conferma della vecchia ripartizione dei compiti, riproporrebbe alcune zone grigie, già viste nelle scorse settimane. Un quadro complessivamente confuso che la giornata di ieri non ha assolutamente chiarito e semplificato. E che andrà riaffrontato, per creare le migliori condizioni di lavoro, per il bene della società.
Sempreché non sia il mercato a togliere le castagne dal fuoco. Per Osti c’è lo spiraglio Spezia, per Faggiano magari quello di Salerno, dopo il mancato accordo ieri con Bigon.