Cessione Sampdoria: Alessandro Barnaba ha già un piede dentro alla società. Comprate azioni dell’U.C Sampdoria
Alessandro Barnaba ha già messo un piede dentro la Sampdoria.
Non è solo un braccio di ferro, quello che sta coinvolgendo gli azionisti di maggioranza della società blucerchiata, la famiglia Ferrero, e il finanziere romano che insieme ai suoi soci ha inoltrato una proposta per rilevarla. Scaduta sì l’altro ieri, ma tacitamente sempre viva. È diventato anche un confronto di strategie, una partita di scacchi. E l’ultima mossa l’ha fatta proprio Barnaba. Sorprendente per certi aspetti, ma assolutamente funzionale al piano.
Nei giorni scorsi ha rilevato una manciata di azioni della Sampdoria detenute da un piccolo azionista e a breve quindi lo diventerà a sua volta. Una posizione che gli consentirà, in qualità di socio, di sottoscrivere l’aumento di capitale da 30 milioni per rilevare il 100% della Sampdoria, una delle fondamenta della sua proposta. Ovviamente se la famiglia Ferrero dirà “si”, perché da lì non si scappa, e l’orientamento a oggi è esattamente contrario, visto che la proposta di Merlyn Advisor precisa chiaramente (viene definito proprio un “punto chiave”) come i soldi iniettati nella Sampdoria, i 30 più un finanziamento «fino a 20» milioni, siano destinati integralmente e esclusivamente al piano industriale della Sampdoria e che nulla sarà corrisposto agli attuali azionisti di maggioranza.
Il trasferimento delle azioni della Sampdoria è normato dall’articolo 10 dello statuto sociale e prevede che «il socio che intende vendere o comunque trasferire le azioni di cui è titolare dovrà comunicare la propria offerta a mezzo lettera raccomandata all’organo amministrativo». Cda che è competente «a pronunciare il gradimento con deliberazione a maggioranza assoluta dei suoi membri». Il capitale sociale della Sampdoria sarebbe di 14 milioni di euro (condizionale perché a oggi siamo sotto), corrispondente a 56.000.000 di azioni dal valore nominale di 0,25 euro l’una. Gli azionisti di maggioranza ne detengono 55.976.265, le rimanenti sono spalmate tra i piccoli azionisti, che risultano 49, con quote differenti (si va da chi ne ha 9.900 a chi 50).
Nei prossimi giorni il Cda blucerchiato pronuncerà il proprio gradimento all’ingresso di Barnaba tra i piccoli azionisti. Escluso però che possa partecipare all’Assemblea straordinaria degli Azionisti lunedì (dove Massimo Ferrero non sarà di sicuro), anche se ne avesse avuta l’intenzione mancano i tempi tecnici
. Ci sarebbero invece per sottoscrivere l’aumento di capitale. Curiosità: se la trattativa saltasse, Barnaba resterebbe azionista di minoranza Samp, fintanto che le conserverà. Una mossa che testimonia ulteriormente la volontà di Barnaba di farsi carico dell’operazione di salvataggio della Sampdoria.
. Lanna, Romei, Panconi e Bosco si sono messi a disposizione, come successo ogni qualvolta sono stati sollecitati da Lazard o da Vidal per potenziali acquirenti. Ribadendo una volta di più di operare nel pieno rispetto delle norme a tutela del patrimonio della società blucerchiata, in un contesto da post-pandemia e particolarmente delicato sotto parecchi aspetti. Qualche altro contatto ci potrebbe essere stato anche tra Ferrero e Barnaba, ma al momento niente di risolutivo. Ferrero che nel frattempo non se ne sta con le mani in mano, anche per lui contatti quotidiani con differenti soggetti finanziari, alla ricerca di un sostegno economico per i conti della Sampdoria.
Nemmeno ieri non è arrivato alcun bonifico da Di Silvio e Al Thani.
Lo riferisce il Secolo XIX