Plusvalenze: dopo le accuse di ieri, la Samp non rischia altri punti di penalità ma potrebbe ritardare il closing

Per la giustizia sportiva la Samp è stata prosciolta due volte sulle plusvalenze, il 17 maggio 2022 dal Tribunale Federale Nazionale e lo scorso 20 gennaio dalla Corte Federale di Appello. Proscioglimento basato proprio sugli atti della Procura di Torino.

La motivazione: «Nei fatti nuovi sopravvenuti (da Torino, ndr) non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere l’accusa e tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata una sistematica alterazione di più bilanci». Delle 7 operazioni attenzionate, sospetti solo sul caso Audero: «Ma per la quale non può raggiungersi, quanto meno dal lato Sampdoria, certezza di illiceità e che comunque non appare sufficiente per sostenere una accusa rivolta ad una sistematica alterazione dei bilanci». Per la giustizia sportiva è finita qui. Qualunque cosa accada la Samp non potrà subire penalizzazioni in classifica. Magra consolazione per Manfredi e Radrizzani, coinvolti da quando sono arrivati in situazioni legali esclusivamente riconducibili alla precedente gestione. A cominciare dai 2 punti di penalità.

Ma c’è un aspetto che preoccupa Manfredi e Radrizzani e cioè se la sola ipotesi di falso in bilancio possa innescare qualche ritardo sulle tempistiche del closing. A breve, questione di giorni, sarebbero arrivate le ultime autorizzazioni dall’Agenz ia delle Entrate per depositare il piano di ristrutturazione del debito in Tribunale. Avviando il percorso dell’omologa, prevista verso fine settembre/primi di ottobre. E poi, il closing. Ora bisogna capire che succede. Il rischio è che in attesa di sviluppi di questo procedimento i tempi del processo delle autorizzazioni possano dilatarsi, penalizzando ingiustamente la Samp

Lo riferisce il Secolo XIX