“A fine anno mi ritiro”: fiumi di lacrime nel calcio italiano | Una leggenda dice basta
Il momento più triste per un calciatore è quello del ritiro quello davanti al quale diventano tutti uguali, fuoriclasse e gregari
Negli ultimi anni il calcio italiano ha dovuto dire addio a tanti grandi campioni amati e venerati da milioni di tifosi e di appassionati. Tra i più recenti possiamo ricordarne su tutti tre che hanno fatto la storia di questo sport.
Alessandro Del Piero, Francesco Totti e Zlatan Ibrahimovic in rigoroso ordine cronologico hanno appeso, tra qualche rimpianto e tanta nostalgia, i propri scarpini al chiodo. Tre fuoriclasse, leader e trascinatori di Juventus, Roma e Milan che ad un certo punto hanno detto basta.
Il fatidico istante però non ha riguardato e non riguarda solo i campioni acclamati dalle folle, quelli che finiscono regolarmente sulle prime pagine dei giornali. Esiste una maggioranza silenziosa fatta di gregari e giocatori meno celebrati che hanno comunque vissuto una carriera più che dignitosa.
Tanti campioni a modo loro che nelle piazze della cosiddetta provincia sono diventati vere e proprie bandiere, simboli di tifoserie calde e appassionate. Perché alla fine il calcio non appartiene solo a una manciata di fuoriclasse, ma è patrimonio comune a tantissime realtà.
“A fine anno mi ritiro”, la decisione è presa: tifosi in lacrime
Una di queste piazze è Ferrara, operosa e storica città dell’Emilia Romagna legata visceralmente e da sempre alla sua squadra, la Spal. I biancoazzurri estensi sono scivolati in Serie C dopo aver riassaporato il piacere di competere nel palcoscenico della Serie A.
Uno degli alfieri e trascinatori della Spal in due delle tre stagioni disputate nel salotto buono del calcio italiano è stato Mirco Antenucci, attaccante giramondo che dopo quattro stagioni disputate nel Bari ha deciso di tornare a Ferrara, il luogo in cui ha più volte detto di aver lasciato il cuore.
“A fine anno mi ritiro”, ormai non si torna più indietro: la scelta è fatta
Antenucci ha dunque individuato nella Spal la squadra con la quale chiudere una carriera lunghissima e ricca di soddisfazioni. Nelle sue parole c’è un pizzico di amarezza, ma allo stesso tempo la consapevolezza di aver regalato gioia a tanti tifosi.
Queste le sue parole di commiato rilasciate al quotidiano “Tuttosport“: “Nella mia testa c’è questa idea che sia l’ultima stagione in campo. In estate mi è stato proposto di continuare o meno e io volevo fare un altro anno perché l’ultimo non era stato certo positivo”. A fine stagione Antenucci appenderà gli scarpini al chiodo, ma ha chiarito di voler restare nel mondo del calcio.