Roma, salta anche Ghisolfi | Friedkin ha scelto il nuovo ds
Terremoto in casa Roma. L’esonero di De Rossi e l’arrivo di Ivan Juric non sarà l’unica decisione importante presa dal presidente Friedkin
La Roma in queste ultime ore si è trasformata in un’autentica polveriera. L’esonero di Daniele De Rossi, giunto all’improvviso come un fulmine che ha squarciato il cielo sul centro sportivo di Trigoria, ha scatenato la rabbiosa contestazione dei tifosi giallorossi.
Sul banco degli accusati trovano posto sia l’amministratore delegato Lina Souloukou che, soprattutto, il proprietario e presidente Dan Friedkin. L’imprenditore americano non più tardi di otto mesi fa aveva agito con le stesse modalità in occasione dell’esonero di Josè Mourinho, sostituito proprio da De Rossi.
Secondo la versione fornita dalla proprietà sarebbero stati i risultati modesti di questo avvio di campionato ad aver sancito la fine del rapporto con l’ex capitano e centrocampista giallorosso. I tre miseri punti conquistati nelle prime quattro gare della stagione possono aver pesato e non poco.
A quanto pare sono stati i pessimi rapporti instauratisi tra l’amministratore delegato e lo stesso De Rossi ad aver spinto Dan Friedkin a prendere una decisione così impopolare. A sorpresa però l’addio del tecnico potrebbe non essere l’unico.
Roma, addio anche a Ghisolfi: bocciato in tronco
Sotto accusa è finito anche il direttore sportivo Florent Ghisolfi: il lavoro svolto sul mercato dall’ex dirigente del Nizza arrivato a giugno in fretta e furia non sembra aver soddisfatto la proprietà.
Pensare a un avvicendamento anche nell’area tecnica in tempi relativamente brevi è meno improbabile di quanto sembri. Tra l’altro c’è già un nome che starebbe frullando nella testa di Dan Friedkin, un dirigente italiano e con grande esperienza alle spalle.
Roma, anche Ghisolfi se ne va: al suo posto un ex ds del Napoli
Il patron della Roma ha in mente un profilo in particolare, quello di Riccardo Bigon: ex direttore sportivo di Napoli e Bologna, da oltre un anno e mezzo è consulente della holding City Football Group, la multinazionale che ha la proprietà del Manchester City e di altri club come Girona e Palermo.
Bigon risponde ai requisiti che Friekdin starebbe cercando e che Ghisolfi non possiede: esperienza pluriennale nel mondo del calcio e una conoscenza approfondita dei meccanismi di quello italiano. Si tratta per ora di una mera ipotesi, ma le voci si fanno sempre più insistenti.