Italia, Spalletti spiega una convocazione: “È dipeso dal suo allenatore” | Nessun merito per il calciatore
Rivelazione da non credere del ct azzurro, che ha chiamato un calciatore solo per merito del tecnico che lo allena nel club.
Ci siamo, tra qualche minuto la nazionale italiana scenderà in campo per la prima delle due sfide di Nations League che affronterà in questa sosta. Alle ore 20.45 presso lo Stade Roi Baudouin di Bruxxels, ci sarà il fischio di inizio della partita con il Belgio. Sarà un match acceso e combattuto visto il valore dell’avversario.
Luciano Spalletti vuole ottenere un buon risultato, sia per passare il turno nella competizione, ma anche per continuare la striscia positiva iniziata dal post Europeo. Come detto però non sarà semplice. Prima della gara in questione però a far discutere sono state le convocazioni del ct, che hanno riservato diverse sorprese.
Ad entrare nel mirino della critica però, più che le stesse, sono state le parole che il commissario tecnico ha utilizzato per spiegare la chiamata di un giocatore in particolare, il quale, a suo dire, sarebbe presente nella lista solamente per merito del mister che lo sta allenando al club.
Tutto merito dell’allenatore
In questa tornata di convocazioni Spalletti aveva confermato ancora Ricci, autore di un grande avvio di campionato e di ottime prove proprio con la maglia azzurra. Tuttavia il problema fisico rimediato nella sfida di campionato con la Juventus lo ha costretto al forfait.
Al suo posto dunque il ct ha deciso di richiamare dopo diverso tempo Manuel Locatelli, che finalmente sembra aver trovato la sua posizione ideale in bianconero. Ed è proprio su questa chiamata che l’ex allenatore di Napoli e Inter ha dato dei dettagli alquanto fraintendibili, che chiamano in causa anche Thiago Motta.
”Non so se è dipeso solo da lui…”’
Proprio in conferenza stampa il tecnico di Certaldo ha parlato così della convocazione di Locatelli, elogiandolo per la sua voglia di tornare in azzurro. ”Locatelli è un ragazzo serio, professionista eccezionale, quando l’ho chiamato gli brillavano gli occhi e sono risposte importantissime perché vogliono far bene e sono attaccati a questa maglia.
Il ct ha poi continuato, spiegando perché finora non lo aveva chiamato, e dando grossi meriti anche a Thiago Motta. ”Non l’ho chiamato prima perché ora vedo delle cose che prima non vedevo, non so se è dipeso solo da lui o anche dal suo allenatore che reputo molto bravo”.