La Juventus, il Mondiale e la… cattedra | Il grave infortunio gli ha fatto cambiare vita
La storia del calcio è piena di giovani talenti che per qualche ragione sono stati poi costretti a cambiare vita. Questo è un caso di scuola
Non si contano nella storia del calcio i giovani talenti che sembravano destinati a una grande carriera e che invece per le più svariate ragioni sono stati costretti ad appendere gli scarpini al chiodo molto prima del tempo e di conseguenza sono finiti nel dimenticatoio.
Corrisponde proprio a questo ritratto il profilo di un giovane difensore pugliese, cresciuto nelle giovanili del Bari, che ha toccato prima il cielo con un dito per poi finire nel dimenticatoio. Una storia come tante che ha fatto discutere gli appassionati di calcio.
Una vicenda che nasce una decina di anni fa in Puglia, quando un giovane e promettente difensore inizia a farsi notare a suon di grandi prestazioni nel settore giovanile del Bari. Il sogno di esordire nel calcio dei grandi si materializza in un match contro l’Inter ma quando tutto sembra pronto per il salto definitivo la magia si spezza.
Come accaduto più volte nella storia del nostro calcio, la sfortuna e il fato avverso hanno deciso di stravolgere la carriera di un giovane destinato a lasciare un segno profondo nelle vicende calcistiche nostrane.
La sfortuna ci ha messo lo zampino e la carriera di un possibile campione è andata in frantumi
Il giovane difensore in questione è Giuseppe Scalera, oggi ventisei anni, terzino di grande prospettiva fermato dagli infortuni e da qualche scelta sbagliata. Cresciuto nelle giovanili del Bari, Scalera è stato nel mirino di tutte le grandi della nostra Serie A.
“Mi volevano la Juventus e il Chelsea, fui acquistato dalla Fiorentina. Ho fatto tutta la trafila nelle Nazionali giovanili – le sue parole nell’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio’ – dove ho giocato con campioni del calibro di Barella, Dimarco, Pessina, Mandragora, Cutrone e molti altri. Ho perfino marcato Marcus Thuram in un Italia-Francia under 20″.
Dal possibile Mondiale alla cattedra al liceo: il racconto spiazza tutti
Scalera sognava di giocare i mondiali con la maglia azzurra, ma ha dovuto fare i conti con un nemico terribile e insuperabile, la sfortuna. I tanti e gravi problemi fisici accusati nel corso degli anni gli fece perdere tutti i treni più importanti.
Scalera adesso ha ventisei anni e nel frattempo ha cambiato mestiere: adesso insegna educazione fisica al Liceo Volta di Bari. Un percorso che non corrisponde ai suoi desideri di bambino, ma che lo gratifica comunque.