Serie A, calciatore convocato nonostante l’infortunio: furia del club contro la Nazionale | Azioni legali in corso
L’ultima sosta del 2024 per gli impegni delle Nazionali ha creato nuove e più feroci polemiche. Un club di Serie A è sul piede di guerra
Maledetta sosta, è proprio il caso di dire. Come ormai succede da parecchi anni tutti i club europei vengono penalizzati dagli impegni dei loro calciatori con le rispettive nazionali. E come si dice in questi casi la sfortuna non guarda in faccia a nessuno.
Sia le cosiddette grandi che le piccole subiscono lo stesso trattamento, che consiste soprattutto nell’infortunio di qualche giocatore di alto livello. In Italia le big vedono partire durante le pause per le nazionali non meno di 10-12 elementi.
Alcuni dei quali tornano alla base con qualche acciacco nel migliore dei casi, con gravi infortuni nel peggiore. Per la rabbia di dirigenti, allenatori e tifosi che puntualmente inveiscono contro le varie federazioni straniere e contro UEFA e FIFA.
A lamentarsi però non sono solamente i grandi club: da qualche anno a questa parte anche le società medie e piccole hanno manifestato un aperto dissenso nei confronti del calendario internazionale, diventato ormai insostenibile.
Serie A, la rabbia della società contro la Federazione: cosa è successo
Ciò che è accaduto qualche giorno fa ne è la più chiara dimostrazione. Il Lecce ha infatti attaccato con rabbia inusitata la Federazione dello Zambia, rea di aver convocato l’attaccante Lameck Banda nonostante si fosse seriamente infortunato in occasione del match contro l’Empoli di venerdì 8 novembre.
Il club salentino in proposito ha emesso un durissimo comunicato di condanna per il comportamento assunto dalla Federazione africana: “Il Lecce comunica che il calciatore Lameck Banda, nonostante fossero programmate le visite mediche con esami diagnostici a seguito dell’infortunio, ha dovuto rispondere alla convocazione della Nazionale dello Zambia“.
Serie A, tutta la rabbia in un comunicato: parole al veleno
Il club pugliese non ha dunque nascosto tutto il suo disappunto, come si evince dalla seconda parte del furente comunicato: “La Federazione calcistica dello Zambia ha richiesto la presenza del calciatore nonostante la manifestata volontà del club di non far partire l’atleta in ragione dell’infortunio“.
Solo in un secondo momento lo Zambia ha autorizzato Banda a tornare a Lecce: “Dopo essere stato sottoposto alle visite mediche dallo staff della Nazionale, che hanno evidenziato la frattura del malleolo mediale della caviglia sinistra, Banda è stato autorizzato al rientro anticipato a Lecce“.