Dalle giovanili del Monza alla malavita per colpa dell’infortunio al crociato | Salvato da una leggenda del calcio italiano
Una storia davvero particolare quella che riguarda un ex talento del calcio italiano che ha poi attraversato un periodo a dir poco burrascoso
Il calcio è pieno di storie e vicende che in altri settori della vita sociale non sono possibili. il calcio invece sì, perché la magia del pallone non è solo la giocata sontuosa di un fuoriclasse, il gol da cineteca di un attaccante o la parata impossibile di un portiere.
Il pallone è unico proprio perché in grado di trasformare gli incubi in sogni e i sogni in realtà. E la storia che andremo a raccontare possiede proprio tutte queste caratteristiche messe insieme, senza alcuna eccezione.
È una vicenda in cui si passa dal paradiso all’inferno e viceversa. Il tutto attraverso un percorso quasi romanzesco, come in un libro di Giancarlo De Cataldo. Già, proprio l’autore di ‘Romanzo criminale‘ che da questa storia potrebbe trarre lo spunto per scrivere un nuovo libro.
Questa vicenda però è maledettamente vera e solo ad ascoltarla si avverte una vasta gamma di sensazioni: si fondono tutte insieme rabbia e amarezza, sconforto e sollievo, allegria e commozione.
Dal Monza alle rapine, è tutto vero: una storia senza precedenti
Questa è la storia di Fabrizio Maiello, ex giovane calciatore diventato criminale. Maiello è un ragazzo come tanti, uno che negli anni settanta emigra con la sua famiglia al nord in cerca di fortuna e un po’ di lavoro. A lui di studiare non va proprio, la sua passione è il calcio. Nelle giovanili del Monza fa sfracelli ma un gravissimo infortuni ai legamenti spezza per sempre il suo sogno.
Inizia a quel punto il suo lungo viaggio nella criminalità: furti, rapine, l’approccio con la droga. Entra ed esce dal carcere, fino a quando nel 1994, già trentunenne, medita di mettere a segno un colpo a sensazione: il rapimento di un grande giocatore, il suo idolo Gianfranco Zola. Maiello organizza il sequestro insieme ai suoi complici ma quando si trova davanti il sorriso dolce del ‘tamburino sardo’ cambia idea e l’operazione va in fumo.
Dal Monza al carcere, la storia però ha un lieto fine: ecco perché
Proprio da quel momento la vita di Maiello conosce una svolta che lo porterà al completo ravvedimento. Per il ‘Maradona delle carceri’ ha inizio una nuova vita: ora fa volontariato e aiuta i giovani detenuti ad uscire dal tunnel del crimine e della droga. Ma soprattutto ha realizzato il suo sogno: incontrare Gianfranco Zola per ringraziarlo.
“Quando Gianfranco è venuto a conoscenza di questi fatti, mi ha ringraziato a distanza di non averlo rapito, sono io invece che devo ringraziare lui perché sono cambiato anche da lì, grazie a quello sguardo e a quella gentilezza“. Zola e Maiello si sono poi incontrati, un momento unico e toccante per entrambi.