Genoa nel terrore, la denuncia del calciatore: “Tifosi nello spogliatoio” | A rischio la sicurezza della squadra
Il Genoa sta attraversando un momento critico e la tifoseria teme una nuova retrocessione in Serie B. Un calciatore lancia pesanti accuse
Il clamoroso e inatteso esonero di Alberto Gilardino, al cui posto in panchina è stato chiamato l’ex centrocampista francese Patrick Vieira, non fa altro che certificare il periodo di grave crisi attraversato dal Genoa che corre seriamente il rischio di retrocedere in Serie B.
La promessa solenne fatta dalla nuova proprietà, il fondo d’investimento 777 Partners, ai tifosi rossoblù, ovvero che il Grifone non sarebbe mai più scivolato nella serie cadetta, rischia di essere subito disattesa.
La classifica del resto non autorizza e sognare chissà quali traguardi per questa stagione, se non la permanenza in Serie A. Non è comunque la prima volta che il Genoa deve fronteggiare delle crisi di risultati di questa gravità.
Nella storia del calcio dal secondo dopoguerra in poi il club ligure ha fatto spesso e volentieri la spola tra la cadetteria e il massimo campionato, più che altro a causa dell’assenza di risorse economiche necessarie a costruire squadre di alto livello.
Genoa, quanta paura negli spogliatoi: il racconto è a dir poco agghiacciante
Uno dei periodi meno amati dai tifosi genoani è stato quello, lunghissimo, della gestione di Enrico Preziosi, il presidente che fu accusato di aver corrotto allenatore e giocatori di una squadra avversaria del suo Genoa. La giustizia sportiva condannò il Grifone alla retrocessione in Serie C.
Poco più di dieci anni fa si consumò un altro momento drammatico nella storia del club, un episodio raccontato nei dettagli dal centrocampista slovacco Juraj Kucka, oggi stella dello Slovan Bratislava.
Genoa, il ricordo sconvolge tutti: è successo davvero
Nel corso di un’intervista rilasciata al portale Sport.sk Kucka, che ha indossato la maglia rossoblù dal 2011 al 2015, si è soffermato sugli aspetti più deteriori della sua esperienza nel capoluogo ligure: “Per due anni praticamente non potevo uscire di casa per via dei tifosi“.
Il racconto del centrocampista slovacco si sofferma poi su ulteriori, inquietanti dettagli: “Alcuni tifosi entrarono anche nello spogliatoio al centro sportivo, per muoverci dovevamo farlo in sicurezza. Una volta durante una partita ci chiesero di toglierci le maglie perché non le meritavamo. Poi la situazione si è ribaltata”. A quanto pare la storia sembra in parte ripetersi, il Genoa è ancora nella bufera.