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Gioco solo se mi pagate: scandalo in Nazionale | Piovono sanzioni

Pallone dei mondiali - LaPresse - SAmpGazzetta.it
Pallone dei mondiali – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Un caso senza precedenti ha scatenato un’ondata di polemiche nel mondo del calcio. A breve tutto sarà più chiaro, ma intanto regna il caos

Non era mai accaduto prima e si spera non accada mai più in futuro. Una vicenda che se confermata segnerebbe una sorta di punto di non ritorno per tutto il mondo del calcio. Tutti i giocatori di ogni epoca hanno guadagnato i loro lauti ingaggi dai club in cui hanno militato.

In fondo il professionismo è proprio questo: si accetta la proposta migliore non solo e non tanto sul piano sportivo, ma quanto su quello squisitamente economico. Il motto di ogni calciatore è lo stesso da sempre: “Vado nel club che mi paga di più“.

Questo ragionamento però non si è mai applicato alle squadre nazionali: indossare la maglia del proprio Paese ha sempre rappresentato il traguardo più ambito per tutti i giocatori, quale che fosse la loro nazionalità.

Il grande Gigi Riva ad esempio, che pure aveva fatto di Cagliari la sua piccola patria, diceva che ‘la maglia azzurra dell’Italia è come una seconda pelle, ti si attacca addosso e non te la sfili più“. Più onore che onere. Eppure anche questo mito è stato brutalmente sfatato.

Scandalo in Nazionale, un noto portiere ha detto sì a una condizione: tifosi infuriati

È accaduto che il portiere del Nantes Alban Lafont, che cinque anni fa difese i pali della Fiorentina, ha attirato su di sé le ire dei tifosi africani del Burkina Faso. L’ex viola è cresciuto dal punto di vista calcistico in Francia, dove ha indossato le maglie di Tolosa e Nantes.

Tra l’altro nel corso della sua carriera ha accumulato 14 presenze con l’Under 21 transalpina. Se non fosse che qualche giorno fa la Federcalcio burkinabé avrebbe chiesto all’estremo difensore dei canarini di giocare per il Burkina.

Alban Lafont - LaPresse - SAmpGazzetta.it
Alban Lafont – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Scandalo in Nazionale, tutti i dettagli

La risposta di Lafont è stata disarmante: avrebbe detto sì a condizione di ricevere in cambio del denaro. Inutile sottolineare la rabbia dei tifosi africani, i quali hanno letteralmente preso d’assalto i suoi profili social.

Va detto però che la stessa Federcalcio locale ha smentito tale indiscrezione: “Da qualche tempo il nome di Alban Lafont alimenta commenti in alcuni ambienti, sulla stampa e sui social network. Si dice che il giocatore, interpellato dalla Federcalcio per vestire i colori del Burkina Faso, avrebbe imposto condizioni finanziarie. Non c’è niente di vero“.