Baggio-Trapattoni, anni dopo spunta il retroscena sui Mondiali 2002 | Il ct lo aveva convocato
Storia senza fine quella tra il Divin Codino e l’ex ct azzurro: anni dopo spunta un retroscena sulla mancata convocazione al Mondiale 2002.
Roberto Baggio è stato senza dubbio l’idolo di milioni di italiani. Le sue magie hanno regalato emozioni a diverse generazioni di tifosi ed appassionati, tanto da essere ritenuto da molti come il miglior calciatore della storia nato nel bel paese. Ed è anche per questa ragione che ancora oggi riscuote tanto apprezzamento nelle poche apparizioni pubbliche che concede.
A far parlare di sé però sono ancora oggi tanti aneddoti e rivelazioni della sua carriera da calciatore. E ce n’è uno in particolare che ultimamente è tornato a far parecchio discutere. Si tratta della sua mancata convocazione al Mondiale del 2002. Tutta Italia in pratica chiedeva al ct Giovanni Trapattoni di convocare il Divin Codino.
Tuttavia l’allenatore, visto anche lo stato fisico del fantasista, e l’età che iniziava ad avanzare (andava per i 36 anni), ha deciso di lasciarlo a casa, scatenando l’ira sia dei supporters che dello stesso calciatore. Ma è proprio su questa mancata convocazione che di recente è venuta a galla una clamorosa verità: a quanto pare il commissario tecnico lo aveva chiamato per la spedizione.
Baggio, retroscena incredibile sul Mondiale del 2002
Ancora oggi in tanti credono che con Baggio quel Mondiale sarebbe andato diversamente per l’Italia, e si continua a crocifiggere il Trap per quella scelta. E qualche anno fa è stato proprio l’ex ct a spiegare una volta per tutte quanto è accaduto, rivelando che è stato Baggio a dire di no alla sua chiamata.
In realtà però non si trattava di una vera e propria convocazione. Vediamo però nel dettaglio la spiegazione di Trapattoni con le sue parole, che mettono un punto definitivo sulla vicenda dopo tanti anni.
Il racconto del Trap
Durante un’intervista del 2016 rilasciata a il corriere.it, Trapattoni ha spiegato che non ha convocato Baggio a causa dell’infortunio patito durante quella stagione, e allo stesso modo ha svelato di averlo comunque provato a portare con se nella spedizione mondiale, ricevendo un no dal Divin Codino.
”Le svelo una cosa, ormai sono passati 14 anni. Io dissi a Baggio e al suo agente, Vittorio Petrone, se gli andasse di aggregarsi a noi in Giappone come 24esimo. Una sorta di riserva aggiunta, per tutelarsi in caso di infortuni dell’ultima ora. – Ha raccontato il Trap –Avremmo potuto cambiare la lista sino a 24 ore dall’esordio. Lui si sentì forse considerato come una ruota di scorta e per orgoglio disse no”