Panico per l’ex Samp: “Incappucciati e con le mazze sotto casa” | Agguato terribile
Il rapporto tra calciatori e tifosi non è sempre facile. Un’ex stella della Sampdoria ha ricevuto gravissime minacce anche a livello fisico
Non sempre i rapporti tra tifosi e calciatori si snodano attraverso percorsi lineari e corretti. Il più delle volte il giocatore che milita in una squadra beneficia quanto meno del rispetto da parte dei sostenitori di quella stessa squadra.
È una sorta di legge non scritta che accompagna da sempre la storia dello sport più amato dagli italiani. Esistono poi delle differenze, com’è ovvio che sia: le cosiddette bandiere ad esempio, peraltro in via di estinzione, sono un caso a parte, perché rappresentano e simboleggiano l’anima di un club.
All’estremo opposto della bandiera esiste la figura del calciatore detestato dai suoi stessi tifosi. Nella storia del calcio italiano rappresentano una minoranza, ma non così sparuta come si può immaginare.
Tra Serie A e Serie B non sono mancati episodi a di poco spiacevoli: giocatori minacciati nella maggioranza dei casi, in qualche occasione addirittura aggrediti sia verbalmente che fisicamente. Uno di questi vide coinvolto molti anni fa un ex attaccante della Sampdoria.
L’ex Sampdoria se l’è vista brutta: un’aggressione brutale
Ha indossato la maglia blucerchiata solo per un anno e mezzo, ma in quei diciotto mesi ha comunque lasciato il segno. Stiamo parlando di Francesco ‘Ciccio’ Caputo, a trentasette anni compiuti non ha ancora deciso se appendere gli scarpini al chiodo o meno.
Pugliese di Altamura, Caputo ha militato in diverse squadre alternandosi tra Serie A e cadetteria. Ovunque sia andato non ha mai fatto mancare il suo contributo in termini realizzativi e i 227 gol messi a segno in carriera lo dimostrano ampiamente.
Il racconto dell’ex Sampdoria è agghiacciante, peggio di così non poteva andare
Molti anni fa Caputo giocò per una sola stagione a Salerno. Parliamo del campionato di Serie B 2009-2010, al termine del quale la Salernitana andò incontro a una malinconica retrocessione in Serie C.
In quell’annata i tifosi granata accusarono Caputo di essere uno dei maggiori responsabili dei pessimi risultati ottenuti dalla squadra. Tanto che una sera qualcuno arrivò a minacciarlo sotto casa: “Si presentarono sotto casa mia incappucciati e con le mazze da baseball – racconta Caputo in un podcast su TikTok – . Quell’episodio un po’ mi scosse, mi diede molto fastidio“. Per fortuna non si andò oltre, ma alla fine dell’anno il bomber pugliese lasciò Salerno senza troppi rimpianti.