“Un vero trascinatore”: Samp, lo spogliatoio ha trovato il suo leader | Lo seguono tutti
Una figura carismatica, un condottiero: è proprio quello di cui avrebbe bisogno la Sampdoria in un momento difficile come questo
L’avventura di Leonardo Semplici sulla panchina della Sampdoria è iniziata con un pareggio. È terminata 0-0 la sfida contro lo Spezia di D’Angelo, terzo in classifica e in piena corsa per la promozione diretta in Serie A.
I blucerchiati hanno tenuto abbastanza bene il campo contro una squadra in eccellenti condizioni di forma. Alla fine il grande protagonista di giornata è stato Simone Ghidotti, il portiere arrivato a Genova in prestito dal Como autore di almeno tre interventi decisivi.
Un inizio comunque accettabile per Semplici al quale la dirigenza ha chiesto di centrare l’obiettivo della qualificazione ai play off. Un traguardo ancora possibile, nonostante la classifica in questo momento sia tutt’altro che esaltante.
A questa Sampdoria, sostengono alcuni tifosi, mancano forse un paio di leader, autentici trascinatori in campo e fuori. Giocatori in possesso di particolare carisma e capaci di diventare dei punti di riferimento per i propri compagni.
Sampdoria, uno spogliatoio privo di veri leader: questo è il problema
Ed è forse proprio questo uno dei principali difetti della rosa blucerchiata allestita l’estate scorsa da Osti e Accardi: i giocatori di qualità e talento non mancano, ma non ci sono calciatori in possesso di quelle doti carismatiche di cui ogni squadra avrebbe bisogno.
Eppure proprio la Sampdoria in passato ha avuto tra le proprie file autentici trascinatori, elementi dalla personalità straripante. Da Gianluca Vialli e Roberto Mancini fino a Sinisa Mihajlovic, passando per un’altra coppia di attaccanti in tempi più recenti.
Sampdoria, due grandi trascinatori che hanno entusiasmato i tifosi: se li ricordano tutti
Alla Sampdoria di oggi mancano due come Francesco Flachi e Fabio Bazzani, protagonisti di una stagione memorabile per tutti i tifosi blucerchiati che torna nei ricordi dell’ex attaccante toscano al portale ‘FootballPassion‘.
“Con Bazzani abbiamo formato una grande coppia, penso che per quello che siamo stati e che abbiamo dato per la Sampdoria dopo Vialli e Mancini ci siamo noi due. Il nostro segreto? Non eravamo invidiosi l’uno dell’altro e giocavamo l’uno per l’altro, poi per tutti noi Dado, in squadra Fabio lo si chiamava così, era davvero importante e un vero trascinatore, nei momenti di difficoltà seguivamo tutti lui“.