Superlega, l’annuncio gela Ceferin: “Può essere avviata ufficialmente” | Il calcio cambia per sempre
Il fantasma della Superlega continua ad aleggiare sul mondo del calcio e soprattutto sui suoi organi istituzionali. La UEFA torna a tremare
Sono trascorsi più di tre anni e mezzo da quando il mondo del calcio rischiò di andare incontro a una spaccatura di portata storica. Milioni di tifosi e di appassionati ricordano ancora le notizie che si susseguivano in merito alla nascita, improvvisa e assurda, della Superlega.
Non un campionato europeo organizzato in base al merito, ma una vera e propria ‘conventio ad excludendum‘, un torneo riservato all’élite del calcio europeo. In totale 12 club, di fatto tutte le big europee ad eccezione di Paris Saint Germain e Bayern Monaco.
Quel progetto, che aveva come suoi ispiratori i presidente di Real Madrid e Juventus, morì di fatto sul nascere ma fu il clamoroso innesco di una lunga ed estenuante battaglia legale con la UEFA.
Il presidente Ceferin arrivò a minacciare direttamente le società coinvolte, nel caso in cui si fossero rese protagoniste di un nuovo tentativo di sovvertire l’ordine costituito. La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha però fatto segnare un punto a favore dei club ribelli.
Superlega, la notizia è ufficiale
La Corte Europea, vale la pena sottolinearlo, ha fissato il principio secondo cui nessun organismo sportivo internazionale può fregiarsi dell’esclusiva titolarità dell’organizzazione di una manifestazione sportiva.
Proprio per questo motivo l’organizzazione rimasta in piedi dopo il terremoto Superlega, la A22 Sports Management, al termine di un lavoro di circa due anni ha presentato poche ore un nuovo progetto.
Torna la Superlega: il nuovo progetto è una rivoluzione
La nuova versione ampiamente riveduta e corretta della Superlega si chiama ‘Unify League‘, un nome che di per sé richiama concetti come l’inclusività e una partecipazione molto più ampia. La società promotrice ha annunciato oggi di aver presentato la proposta ufficiale a UEFA e FIFA.
Questa è una parte della nota con cui l’organizzazione ha annunciato la nascita di questo secondo e rinnovato progetto: “Secondo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea qualsiasi competizione, la cui qualificazione sia inclusiva, meritocratica e compatibile con il calendario complessivo, può essere avviata ufficialmente“. La differenza sostanziale rispetto al primo grossolano tentativo portato avanti da alcune big del calcio europeo sta nei meccanismi di ingresso alla competizione: “Una caratteristica chiave è il sistema di qualificazione rivisto, grazie al quale la partecipazione dei club è basata sulla performance annuale nei campionati nazionali“.