Scandalo in Formula 1: scattano le manette | La FIA è stata intransigente

Infuriano le polemiche in Formula Uno generate da alcuni drastici e sgraditi provvedimenti presi dalla Federazione Internazionale

Il mondiale di Formula Uno si è appena concluso con il quarto trionfo consecutivo di Max Verstappen nel titolo piloti e quello della McLaren nella classifica costruttori. Le polemiche però non si placano ed anzi trovano nuova linfa in queste ultime ore.

L’attesa di tifosi e appassionati è rivolta però alla prossima stagione che vedrà Lewis Hamilton indossare la tuta rossa della Ferrari.  Un momento che i fan del Cavallino Rampante attendono con particolare entusiasmo e soprattutto con molte aspettative.

A tenere banco in questo momento sono, come abbiamo accennato in precedenza, le critiche che da più parti giungono nei confronti della FIA, sotto accusa per una serie di decisioni assunte durante le gare e soprattutto per le troppe limitazioni imposte ai piloti.

All’improvviso sono spuntate fuori penalizzazioni quasi incomprensibili, sanzioni e penalità fin troppo severe e decisioni sui track limit sul filo dei millimetri che quasi nessuno ha gradito. Milioni di spettatori e di appassionati hanno riversato sui social tutto il proprio disappunto.

Formula Uno, accuse gravissime

A farsi interprete di un dissenso sempre più diffuso nei confronti dei vertici dell’Automobilismo mondiale è l’uomo che forse più di tutti ha contribuito a riportare la Ferrari sul tetto del mondo nei primi anni duemila.

Stiamo parlando dell’ex presidente del team di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo, che nel corso di un intervento in diretta radio a Rai GR Parlamento ha lanciato delle autentiche bordate nei confronti della FIA.

Formula Uno, che attacco nei confronti della FIA

Queste le parole rilasciate dall’ex numero uno della Rossa: “La Formula Uno – ha detto Montezemolo – dovrebbe essere sempre fatta di sani duelli. Che cosa avrebbero fatto i commissari sportivi oggi a Villeneuve e Arnoux? Li avrebbero mandati in galera?“.

Il riferimento è allo spettacolare e leggendario duello per il 2/o posto andato in scena nel 1979 sul circuito di Digione tra il pilota francese della Renault e l’amatissimo driver canadese della Ferrari. “Penso che si stia esagerando, sia in termini di giudizio sui contatti, sia nel guardare le linee della pista. In altre parole, il Circus sta diventando un orologio di precisione. Dovremmo invece lasciare più spazio alle emozioni, al coraggio e all’abilità dei piloti, piuttosto che essere ossessionati dai millimetri“.