Ha vinto una Champions e il Mondiale 2006, ora si è allontanato dal calcio | “Preferisco i boschi e la natura”
Dopo i tanti trionfi ottenuti nella sua carriera, tra cui il Mondiale del 2006, il calciatore ha deciso di cambiare vita e vivere nella natura.
Quello del 2006 è l’ultimo Mondiale di calcio vinto dall’Italia. E’ stato un successo enorme, arrivato in maniera quasi inaspettata, e che ha regalato grosse gioie a tutti gli italiani. Ed è per questa ragione che ancora oggi, a più di 15 anni di distanza da quel trionfo, i protagonisti della spedizione tedesca sono acclamati e seguiti dai tifosi.
Gran parte di loro ha deciso di continuare a lavorare nel mondo del calcio. La maggioranza infatti è diventata allenatore. Vedi i vari Gattuso, Inzaghi, Grosso, Nesta, Oddo, Cannavaro e così via. Qualcun altro invece ricopre ruoli diversi, come quello di dirigente, ad esempio Gigi Buffon, diventato team manager proprio della Nazionale, o Alex Del Piero, che invece è commentatore televisivo.
Ce n’è uno di questi che però ha cambiato totalmente vita. Infatti l’ex calciatore in questione, che oltre alla coppa del mondo ha vinto anche una Champions League, ha deciso di andare a vivere nella natura e nei boschi, allontanandosi in maniera quasi definitiva dal mondo del pallone.
Svolta totale nella vita del campione del mondo 2006
Sebbene durante quel torneo giocato in Germania non sia mai sceso in campo, Angelo Peruzzi è comunque diventato campione del mondo. Era lui infatti il secondo portiere, che copriva le spalle a Buffon, e che ha così potuto godersi un altro trionfo importante dopo i tanti ottenuti in carriera, su tutti quella Champions League vinta con la maglia della Juve.
Dopo il ritiro nel 2007, l’estremo difensore ha iniziato la sua carriera da dirigente, diventando collaboratore di Lippi proprio in Nazionale, vice allenatore in Under 21 e alla Sampdoria, e in seguito Team Coordinator alla Lazio. Fino al 2016, quando ad un certo punto è quasi sparito dal mondo del calcio, cambiando totalmente vita.
Ecco che cosa fa oggi
“A casa ci sto poco. Curo i miei interessi immobiliari e soprattutto sto all’aria aperta: il mio terreno, i miei boschi, i funghi, la caccia al cinghiale. La famiglia, gli amici, le cose semplici che mi fanno star bene”. Queste le parole di Peruzzi al Corriere.
L’ex portiere però ha anche espresso un certo senso di disprezzo nei confronti del calcio attuale, dal quale come detto si è fatto fuori, e dal ruolo di estremo difensore. ”I portieri? Più bravi coi piedi che con le mani. Io oggi mica potrei giocare. Non dico sia sbagliato, ma non fa per me. Meglio i boschi, la natura”.