Marco Borriello: i gol, lo scudetto alla Juve e un carattere difficile | Un compagno lo provocò: “Rissa nello spogliatoio”
Marco Borriello ha lasciato un segno profondo nel nostro calcio nei primi anni duemila. C’è un aneddoto con cui svela un retroscena clamoroso
Una vita intensa e ricca di soddisfazioni da tutti i punti di vista, tanti gol segnati, uno scudetto vinto e un treno dal quale molto probabilmente è sceso troppo presto. La carriera di Marco Borriello è un mix di sensazioni e a volte contrastanti, ma ma banali.
Il ‘bello’ per eccellenza del calcio italiano ha indossato le maglie di club importanti come Juventus, Milan e Roma, ma le stagioni più prolifiche sono arrivate a Genova e a Cagliari. A gennaio 2012 fu ceduto in prestito dai giallorossi ai bianconeri di Conte.
Pochi mesi sufficienti per totalizzare quattordici presenze e due gol e per vincere il primo e unico scudetto della sua carriera. Quando sembrava che il suo percorso ad altissimi livelli fosse finito arrivò la proposta del Cagliari che nel 2016 gli affidò la maglia da titolare.
In Sardegna Borriello trovò una seconda giovinezza andando a segno ben 16 volte. Tra l’altro nel contratto stipulato con il club sardo era inserita una clausola secondo cui Borriello avrebbe guadagnato 50mila euro netti per ogni gol messo a segno.
Marco Borriello, il racconto inedito spiazza tutti
“Segnai tantissimo, ad aprile ero a quota 16. Mancavano 5 giornate alla fine del campionato e la gente sperava che battessi il mio record personale di 19 gol. Il turno seguente – ha raccontato ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport‘ – giocammo contro il Pescara e fu fischiato un rigore a nostro favore“.
Borriello prosegue nel suo avvincente racconto: “I tifosi invocavano il mio nome, ma l’allenatore Rastelli a sorpresa indicò Joao Pedro: quanti fischi dagli spalti. Ma pochi giorni dopo compresi tutto“.
Borriello contro tutti
“Arrivò da me il direttore sportivo Capozucca in lacrime, il presidente gli aveva detto che non l’avrebbe confermato. Capozucca mi fece vedere un messaggio del presidente: ‘Borriello deve uscire alla fine del primo tempo0. E lì capii la scelta del rigore: Giulini non voleva più che io segnassi“.
La tensione andò alle stelle dopo quell’episodio ed esplose in una rissa tra lo stesso Borriello e Joao Pedro: “A Sassuolo Joao Pedro si permise di dirmi ‘stai zitto e corri’ durante la partita: lui a me, pazzesco… E nello spogliatoio ci fu una rissa tra noi due. Io ero svuotato“.