Robinho, da funambolo a criminale | In carcere ha cambiato mestiere
Una vita quasi distrutta. L’ex stella del Milan e del Brasile Robinho si trova in un carcere molto speciale dopo una condanna per stupro
Una carriera di altissimo livello che lo ha portato a giocare in grandissimi club come Real Madrid e Milan, squadre in cui ha contribuito alla conquista del campionato e ad indossare la maglia più prestigiosa, quella del Brasile.
Per ben 100 volte Robinho si è vestito di verdeoro, diventando così un calciatore simbolo nella storia della Selecao. Scoperto da Pelé a metà degli anni novanta approdò tra le file del Santos nel 1996 proprio grazie a ‘O Rey.
Da lì la sua carriera ha preso il volo: a 21 anni venne acquistato dal Real Madrid e nell’estate del 2010 il Milan lo portò in Italia. Con Massimiliano Allegri in panchina Robinho fu tra i protagonisti dello scudetto conquistato dal Diavolo nel 2011.
Ma è proprio a Milano che la vita dell’attaccante brasiliano si trasforma in un incubo. Nel 2013 una donna albanese lo accusa di aver partecipato a uno stupro di gruppo, avvenuto all’interno di un locale del capoluogo lombardo.
Robinho, accuse durissime: è finito in carcere
Al termine del processo, nel 2017, Robinho viene condannato a nove anni di reclusione da scontare in un carcere in Brasile. Da allora l’ex attaccante si trova dietro le sbarre in un cosiddetto istituto per Vip. Una condizione drammatica con la prospettiva di non godere di alcuno sconto di pena.
Tra l’altro le autorità locali gli hanno anche negato il permesso di trascorrere il Capodanno con la moglie Vivian. Insomma, l’ex stella del calcio mondiale è ora poco più che un detenuto e nella considerazione popolare è solo un criminale.
Robinho, non è una prigione dorata: cosa fa dietro le sbarre
In merito alla sua detenzione emergono particolari inquietanti: l’ex Milan condivide la cella con un uomo condannato all’ergastolo per aver ucciso sua figlia. Una condizione non proprio piacevole. Ciononostante Robinho riesce a fare qualcosa di utile.
È infatti impegnato in uno dei programmi di rieducazione organizzati dall’istituto, dedicandosi a riparare televisioni e a familiarizzare anche con altri oggetti elettronici. Non solo, ma da qualche tempo sta svolgendo il ruolo di archivista e del bibliotecario che si occupa della distribuzione di libri ai detenuti.