Tuoni a Trigoria, il tecnico attacca i giocatori: “Richiesta offensiva” | Pronte le dimissioni
Continua ad essere critica la situazione in casa romanista, con il tecnico che ha attaccato la squadra per una richiesta offensiva.
La Roma sta vivendo una stagione altamente negativa. Il club capitolino, partito con i migliori auspici, è finito in una spirale improvvisa di pessimi risultati, che lo avevano fatto finire molto in basso in classifica. Di conseguenza decisioni forti sono state prese dai Friedkin.
Prima è arrivato l’esonero di Daniele De Rossi, che secondo alcuni ha avuto troppo poco tempo, poi è toccato al suo sostituto Ivan Juric. Al momento al comando della Magica, che ha rialzato la testa, c’è il solito Claudio Ranieri.
Proprio il tecnico di Testaccio lo scorso anno si era ritirato, ma il richiamo dei colori giallorossi è stato troppo forte, ed è così tornato a sedersi in panchina per salvare la squadra che ama.
Situazione sempre molto calda in quel di Trigoria
Sebbene Claudio Ranieri stai riuscendo in qualche modo a risollevare le sorti della squadra, la situazione in casa giallorossa rimane calda. Non è una novità però che le cose vadano in questa maniera sulla sponda romanista del Tevere. L’ambiente per la Magica è da sempre molto caldo, con i tifosi che nel giro di poco tempo cambiano opinione sulla squadra.
Quando poi a mettersi di mezzo sono proprio gli stessi calciatori, la situazione non può far altro che peggiorare. Un caso del genere è accaduto per esempio qualche anno fa ad un certo Zdenek Zeman. Al ritorno sulla panchina della Lupa, nel 2012, il tecnico boemo si è visto presentare una richiesta da parte dei suoi giocatori totalmente indegna, che lo ha mandato su tutte le furie.
”Trovai offensiva quella richiesta”
Durante un’intervista di qualche tempo fa, riportata dalla pagina Instagram calcio.totale, Zdenek Zeman ha raccontato un aneddoto riguardante la sua seconda esperienza giallorossa. Nello specifico, una delegazione di calciatori arrivò da lui per chiedergli lo slittamento degli orari di allenamento, previsti per le 10.30. La cosa, come prevedibile, non piacque al mister.
”Giocatori milionari, con baby sitter e personale di servizio nelle loro ville, che non potevano allenarsi alle 10.30 del mattino? Trovai offensiva quella richiesta”. E allora il tecnico boemo, molto infastidito dalla cosa, dopo averci pensato decide di cambiare gli orari, ma non li posticipa, bensì anticipandoli di circa un’ora.