Dani Alves esplode: sconfessato il Barcellona | Gli vietavano una cosa assurda
Dani Alves rivela un clamoroso retroscena legato agli anni trascorsi con la maglia del Barcellona. Una vicenda a dir poco pazzesca
I suoi problemi con la giustizia non sono ancora risolti, ma da dieci mesi a questa parte Dani Alves è un uomo libero. L’ex capitano del Brasile e stella del calcio mondiale ha vissuto per oltre un anno la drammatica esperienza del carcere.
Per poco più di un anno l’ex terzino della Selecao è stato rinchiuso in una cella di una struttura carceraria di Barcellona, dove ha scontato una parte dei 4 anni e mezzo di reclusione a cui è stato condannato.
Al termine del processo svoltosi in un tribunale della città catalana e che lo ha visto ‘protagonista’ in qualità di imputato, Dani Alves è stato riconosciuto colpevole del reato di stupro, una violenza sessuale ai danni di una ragazza consumata in una celebre discoteca di Barcellona.
A marzo del 2024 Alves ha pagato un milione di euro, la cifra fissata dal tribunale per la cauzione, ed è tornato in libertà. In attesa della sentenza definitiva di terzo grado, l’ex stella del Brasile non potrà comunque lasciare la Spagna.
Dani Alves, il ricordo ancora brucia: è assurdo
In tutto questo nonostante i drammatici eventi di questi ultimi due anni Alves non ha ancora perso la voglia di parlare di calcio, la sua passione più genuina. E lo ha fatto rilasciando alcune dichiarazioni in merito ad alcuni dettagli del periodo trascorso in blaugrana. Parole hanno scatenato una valanga di polemiche.
Dani Alves ha indossato la maglia del Barcellona per otto stagioni consecutive, dal 2008 al 2016. Otto anni a dir poco straordinari in cui la squadra di Messi, Iniesta e tutti gli altri campioni ha vinto di tutto e di più.
Dani Alves, la confessione spiazza tutti: da non credere
Anni in cui la rivalità con il Real Madrid aveva raggiunto livelli quasi inaccettabili. Ed è proprio Dani Alves a sottolinearlo, svelando un retroscena a dir poco assurdo. Queste le sue parole riportate dal portale ‘Ilragazzoconunpallone‘.
“Personalmente ho sempre ammirato Ronaldo. Quando ero al Barcellona non potevo dirlo, ma Cristiano è un esempio per tutti. Ho avuto l’opportunità di dirglielo una volta di persona. C’erano occasioni dove non potevamo salutarci e farci i complimenti per non entrare in controversie con i nostri club. L’ho sempre rispettato, mi identifico molto in lui“.