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Milan, pandemonio nello spogliatoio | Gravi accuse del tecnico: “Sei un malato immaginario”

Panico nello spogliatoio del Milan
Il Milan di questa stagione – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Quella del Milan è una storia di grandi campioni e di vittorie straordinarie. Ma anche di scontri piuttosto duri nello spogliatoio

Il Milan di questi ultimi anni è davvero la brutta copia della squadra che per vent’anni esatti, dal 1987 al 2007, ha esercitato un ruolo egemonico sul grande palcoscenico del calcio nazionale ed internazionale.

La lunga stagione dell’era di Silvio Berlusconi alla presidenza, che ha trasformato il Diavolo nella squadra più vincente e titolata al mondo, per tutti i tifosi rossoneri è ormai uno straordinario ma sempre più lontano ricordo.

Oggi quella rossonera è una squadra discretamente competitiva che da qualche anno è tornata a disputare la Champions League dopo stagioni particolarmente buie, ma distante anni luce dalla corazzata che dominava in Europa in lungo e in largo.

I giocatori di questo Milan non sono lontanamente paragonabili ai grandi campioni di circa due decenni fa. Chi crede però che in quello straordinario gruppo di giocatori non ci fossero problemi o che tutto filasse sempre liscio sbaglia di grosso.

Milan, altro che idillio

A svelare alcuni retroscena risalenti proprio a quel periodo è il FootballPassion che ha pubblicato un breve estratto dalla biografia di Carlo Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo è stato alla guida del Diavolo dal 2002 al 2009, sette anni in cui ha vinto tutto ciò che si poteva vincere.

L’attuale allenatore del Real Madrid raccontò quando dovette faticare parecchio per gestire il disagio psicologico vissuto da uno dei giocatori più importanti e rappresentativi di quel Milan dei primi anni duemila.

Ambrosini malato
L’ex giocatore del Milan Massimo Ambrosini – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Milan, il racconto spiazza tutti: dichiarazioni pazzesche

Stiamo parlando di Massimo Ambrosini, oggi giornalista e commentatore di DAZN, che venti e passa anni fa era un punto di forza del centrocampo rossonero il quale ad un certo punto si convinse di non poter più giocare a causa di una serie di acciacchi fisici. Ancelotti a tal proposito ha svelato un curioso retroscena e di come si travestì da psicologo: “Ambro meditava di smettere di giocare per i continui infortuni. Aveva il morale così basso che fummo costretti a svolgere un gran lavoro psicologico“.

Il racconto di Ancelotti prosegue: “Gli dissi: ‘I medici mi dicono che sei un malato immaginario, però tu sostieni di aver dolore. Facciamo una bella cosa. Ti faccio giocare domenica, tu rimani in campo finché puoi: un minuto, due, dieci, trenta. E se poi ti spacchi, meglio ancora: risolveremo il problema e capiremo che avevi ragione tu’. Poi è successo che è entrato in campo, non ha avuto nessun fastidio e ha ricominciato a stare bene“.