Bufera Nainggolan, non solo traffico di droga | Accuse per rapina violenta
Radja Nainggolan dopo l’arresto per il presunto coinvolgimento in un traffico di droga è tornato in libertà. Il caso però non finisce qui
È tornato in libertà, anche se vigilata, Radja Nainggolan. Una buona notizia per il centrocampista belga di origini indonesiane che qualche giorno fa era stato arrestato su ordine della magistratura per un presunto coinvolgimento in un traffico di sostanze stupefacenti.
Grande protagonista in Serie A con le maglie di Cagliari, Roma ed Inter, Nainggolan si è segnalato spesso, purtroppo, per qualche episodio fuori dal campo non proprio corrispondente ad uno stile di vita sano ed equilibrato.
I suoi eccessi, forse troppo frequenti, sono stati oggetto di critiche pesanti e di rimbrotti da parte dei dirigenti di tutte le squadre in cui ha militato. E le ultime notizie non hanno fatto altro che dare ragione a chi ha sempre cercato di limitarne i comportamenti sopra le righe.
L’inchiesta avviata mesi fa dalla magistratura belga in collaborazione con la polizia giudiziaria federale ha portato a sospettare di Nainggolan a causa di corpose somme di denaro che lo stesso calciatore avrebbe dato a un suo conoscente.
Nainggolan, il messaggio social è da brividi: parole sincere
Nel frattempo una volta tornato alla tanto agognata libertà l’ex centrocampista di Roma ed Inter ha pubblicato un messaggio sui suoi profili social in cui ha manifestato gratitudine nei confronti di tutti coloro che lo hanno sostenuto in questo difficile momento.
“Potete immaginare che gli ultimi giorni siano stati incredibilmente difficili – ha esordito così Nainggolan rivolgendosi ai suoi tanti tifosi -. Voglio ringraziare dal profondo del cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto. Il caloroso supporto della mia famiglia e dei miei amici, insieme alla lealtà e alla fiducia del KSC Lokeren-Temse, dei suoi straordinari tifosi e dei miei compagni di squadra, mi danno la forza per andare avanti“.
Nainggolan, il gesto che ha insospettito gli investigatori: i dettagli
Tornando ai dettagli dell’inchiesta belga, ad alimentare i sospetti di magistrati e polizia giudiziaria è stato soprattutto il trasferimento di una consistente somma di denaro dallo stesso Nainggolan a tale Nasr-Eddine Sekkaki.
Il nome in questione non dice molto al grande pubblico, ma in realtà si tratta del fratello di un pericoloso criminale, Ashraf Sekkaki, conosciuto soprattutto per il suo diretto coinvolgimento nei traffici di stupefacenti su scala internazionale, e sulle rapine violente.