“Figlio di p….” | Pesanti insulti ai danni di Ferguson: l’attaccante italiano finisce nei guai

Un clamoroso retroscena riguarda un attaccante che ha lasciato un segno importante nel nostro calcio. Insulti gratuiti a un grande allenatore

Più che un semplice allenatore Sir Alex Ferguson è una sorta di monumento vivente, una delle icone più influenti e idolatrate nella storia del calcio inglese e mondiale. Scozzese purosangue, per ben 27 anni è stato mentore, guru e guida spirituale del Manchester United.

La statua realizzata in suo onore davanti al tempio dell’Old Trafford sembra quasi un monito rivolto a tutti gli appassionati di calcio: è esistito uno United prima di Ferguson e ne esiterà un altro, completamente diverso, dopo di lui.

In quasi trent’anni sotto la sua gestione i Red Devils hanno ottenuto tutto ciò che una grande squadra può desiderare di vincere: più dei tanti campionati e delle svariate coppe nazionali a restare impresse nella memoria dei tifosi sono le due Champions League conquistate nel 1999 e nel 2008.

Nelle ventisette stagioni trascorse sulla panchina dello United Alex Ferguson ha allenato alcuni dei più grandi campioni della storia del calcio, da David Beckham a Ryan Giggs fino a Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney.

Alex Ferguson ricoperto di insulti, non era mai accaduto: tifosi sconvolti

Negli anni d’oro della gestione di Sir Alex i Red Devils avevano la capacità di attrarre tutti o quasi i calciatori più forti e ambiziosi del momento. Tutti tranne uno che lasciando di sasso il manager scozzese ‘osò’ pronunciare un clamoroso ‘no’.

Un rifiuto che sconvolse non solo Alex Ferguson, ma anche una buona parte dell’opinione pubblica. Si tratta di una vicenda collocabile tra la fine degli anni novanta e i primi duemila, quando lo United era la squadra più forte al mondo.

Ferguson, la telefonata inimmaginabile: i dettagli

Il giocatore in questione è l’ex attaccante romano Paolo Di Canio che in quel periodo era la stella incontrastata del West Ham e che proprio Ferguson voleva portare a Old Trafford. Il racconto di quell’episodio riportato da FootballPassion ha scatenato enorme interesse tra i tifosi: “Il giorno di Natale mi arriva una chiamata. “Hi Paolo, I’m Alex Ferguson!“. Ho pensato che fosse un mio amico che mi voleva fare uno scherzo, non avevo capito le prime parole e cosi gli dissi: ‘Alex chi? fu** off! motherfu**!!“.

“Forse quella sera era ubriaco – ricorda Di Canio -, mi chiamò per dirmi che mi voleva al Manchester United con lui, non potevo crederci ma io d’istinto gli risposi che pur onorato della sua chiamata non potevo accettare. Amavo troppo il West Ham e non potevo tradire i tifosi“.