È un sostenitore di Putin: accuse gravi per Dovbyk | Il gesto che ha indignato il mondo
![Dovbyk filo Putin](https://www.sampgazzetta.it/wp-content/uploads/2025/02/dovbyk-e-putin-lapresse-sampgazzetta.it_.jpg)
È un momento molto difficile quello attraversato da Artem Dovbyk. Il centravanti della Roma è accusato di simpatizzare per Putin.
Quando l’estate scorsa la Roma versò nelle casse del Girona la bellezza di 40 milioni di euro necessari a definire l’acquisto di Artem Dovbyk i tifosi sognarono di aver trovato un degno erede di Edin Dzeko, l’ultimo grande centravanti della storia giallorossa.
Il sogno dei sostenitori giallorossi è rimasto però, almeno finora, ben chiuso in un cassetto. Il ventisettenne attaccante ucraino ha ampiamente deluso le aspettative dell’ambiente, al netto dei dodici gol realizzati finora tra campionato e coppe.
Forse anche a causa dei tre cambi di allenatore il centravanti ucraino è sembrato spesso un corpo estraneo rispetto al resto della squadra, un giocatore incapace di dialogare in campo con i suoi compagni e alle prese con dei limiti tecnici spaventosi.
Qualche giorno fa in una lunga intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Messaggero‘, Dovbyk ha parlato con estrema sincerità dei problemi che ha dovuto affrontare dal momento del suo approdo a Roma e nel calcio italiano.
Dovbyk, quanti problemi a Roma: ora lo accusano di filo russismo
Il bomber ucraino ha ammesso la sua attuale scarsa confidenza con i tempi e i ritmi del nostro calcio e di un campionato difficile come la Serie A. “Qui non c’è spazio per muoversi, in area sono sempre circondato da almeno tre difensori“, le sue parole rilasciate al quotidiano romano.
Dovbyk ha poi in parte rassicurato i tifosi giallorossi soprattutto in vista della seconda parte della stagione: “Sono convinto che molto presto tornerò ad esprimermi ai miei livelli. Anche grandi bomber del passato all’inizio hanno fatto fatica“.
![Dovbyk sotto accusa](https://www.sampgazzetta.it/wp-content/uploads/2025/02/Artem-Dovbyk-lapresse-sampgazzetta.it-1.jpg)
Dovbyk, il tasto dolente è l’Ucraina: ecco perché
Oltre alle difficoltà tecniche e di ambientamento l’ex bomber del Girona deve affrontare anche alcune pesantissime accuse di carattere politico. In patria più di qualcuno lo additò come un simpatizzante del presidente russo Vladimir Putin.
Tutto questo perché in un’occasione alla domanda di un giornalista rispose in russo. Un passaggio a vuoto che di questi tempi non ci si può permettere, men che meno un atleta simbolo dello sport ucraino. La guerra in corso da tre anni ha ovviamente costretto tutti in Ucraina, atleti compresi, a cambiare prospettive e atteggiamento. Tutto ciò che viene dalla vicina Russia può diventare una potenziale minaccia.