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Keita Baldé, un gesto che vale più di ogni gol | Ha salvato 150 persone

Keita Balde e un gesto memorabile
L’attaccante Keita Balde Diao – LaPresse – SAmpGazzetta.it

L’ex attaccante di Inter e Samp Keita Balde Diao si è reso protagonista di un’iniziativa a dir poco straordinaria, una mossa commovente

Ha indossato la maglia della Sampdoria per una sola stagione, nel campionato 2020-2021, ma il suo contributo alla causa blucerchiata fu comunque apprezzato dai tifosi. Con i suoi sette gol realizzati in 25 gare Keita Balde Diao ha lasciato un bel ricordo nella Genova blucerchiata.

Oggi, a trent’anni ancora da compiere, Keita è in prova al Monza dopo la fine del contratto con l’ultima squadra in cui ha militato, il club turco del Sivasspor.

Eppure stiamo parlando di uno dei giocatori di maggior talento degli ultimi anni, un attaccante dal passo rapido e felpato e dalla classe indiscutibile. Senegalese di nascita, Keita si è trasferito in Spagna, Catalogna, quando era un bambino.

Cresciuto nel settore giovanile del Barcellona, è stato notato dagli osservatori della Lazio che convinsero il presidente Lotito a portarlo a Roma. Sotto la guida di allenatori come Pioli e Simone Inzaghi, Keita Balde è letteralmente esploso.

Keita Balde, dalla gloria in campo al gesto tutto cuore

Nell’estate del 2017, sulla scorta di un campionato di altissimo livello disputato con i biancocelesti, fu acquistato dal Monaco per una cifra di poco superiore ai 30 milioni di euro. Da quel momento in poi la sua carriera conobbe molti alti e bassi.

Il vero gesto da campione però l’attaccante senegalese lo ha compiuto fuori dal terreno di gioco. Un’iniziativa di cui raccontò tutti i dettagli in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera durante l’estate del 2020, quella del lockdown deciso a causa della pandemia da Covid-19.

Keita Balde fa commuovere tutti
L’attaccante senegalese Keita Balde Diao – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Keita Balde, un gol da vero fuoriclasse: il racconto commuove tutti

Memore delle sue umili origini e dei gravi problemi economici vissuti dalla sua famiglia, l’ex talento di Lazio, Inter e Sampdoria pagò per un mese alloggio, vitto e vestiario per 150 lavoratori stagionali senegalesi in Catalogna, la regione dov’è cresciuto.

Molte strutture ricettive di Llerida avevano chiuso le porte rifiutandosi di ospitare i braccianti agricoli. Se non fosse stato per Keita quei lavoratori avrebbero continuato a vivere in mezzo a una strada. “Ho visto il video del portavoce dei lavoratori: mi sono commosso per la vicenda, l’ho contattato e abbiamo iniziato pensare a come risolvere il problema. Conosco bene quella realtà, vengo da genitori africani che hanno dato tutto per arrivare in Europa e dare un futuro migliore ai loro figli, l’ho fatto con tutto il cuore, perché mi ritengo un ragazzo di cuore“.