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Eto’o, la Samp e quella promessa non mantenuta: “Arrecati gravi danni” | Le parti finirono in tribunale

Samuel Eto’o/ fonte Lapresse- sampgazzetta.it

Dal sogno di vedere Eto’o in maglia blucerchiata al processo arrivato per un imbroglio commesso dall’allora presidente Massimo Ferrero.

Non ha di certo bisogno di presentazioni Samuel Eto’o. Attaccante fenomenale, tra i migliori calciatori africani di sempre, e che ha vinto praticamente di tutto in carriera. Ovviamente anche in Serie A ce lo ricordiamo molto bene, visto che in un paio di stagioni all’Inter è riuscito nell’impresa del Triplete, diventando un idolo assoluto del club meneghino.

Ciò che invece è più difficoltoso rammendare è il suo approdo alla Sampdoria. Dopo l’addio ai nerazzurri, e diverse altre esperienze in giro per l’Europa, il goleador camerunense nel gennaio del 2015 si trasferisce con grande sorpresa in blucerchiato.

E quello che sarebbe dovuto essere un trasferimento storico per il club genovese, si è ben presto trasformato in un vero e proprio incubo. Dopo una diatriba infatti l’avventura di Eto’o alla Samp finisce, e le due parti andarono addirittura in tribunale per affrontare un processo.

L’accordo per il trasferimento

Per trasferirsi a Genova Eto’o aveva imposto delle condizioni ben precise. Una delle più importanti riguardava il trasferimento di un giovane cresciuto nella sua fondazione, Fabrice Olinga, proprio alla Samp. Addirittura la leggenda del Camerun rinuncia a diversi soldi pur di favorire questa operazione. E la Samp, nella persona di Massimo Ferrero, accetta di buon grado.

Ben presto però arrivano alcune difficoltà per far andare in porto la trattativa, e la società doriana a quel punto rinuncia a comprare il giovane prediletto di Eto’o, il quale non la prende bene, e decide non solo di lasciare la compagine ligure, ma anche di portarla in tribunale.

Samuel Eto’o e Massimo Ferrero/ fonte Lapresse- sampgazzetta.it

La rabbia di Eto’o

Dopo la promessa non mantenuta dalla Samp dunque si è andati a finire per vie legali. All’epoca a spiegare bene la situazione fu il legale di Eto’o, Tolentino, che come riportato da La Repubblica si è espresso in questo modo sulla vicenda del mancato trasferimento di Olinga alla Samp.

“I documenti parlano chiaro. Questa situazione ha creato danni sia a Eto’o che a Olinga. Anche l’Apollon non ha preso bene la faccenda e ha ritenuto opportuno depositare un esposto presso la Fifa. Del tesseramento si parlava da gennaio 2015 e c’è anche il contratto firmato. Per adesso ci rivolgeremo solo alla giustizia sportiva”