Era il futuro della Nazionale, un problema di salute gli ha bruciato la carriera | Adesso investe in immobili
La carriera di un altro talento del calcio italiano fu compromessa per questioni di salute. La sua vita ora è totalmente cambiata.
La storia del calcio italiano è fatta soprattutto di grandi campioni che hanno lasciato un segno indelebile grazie ad imprese rimaste nella memoria collettiva. A questa categoria appartiene però una ristretta minoranza di calciatori, un’élite di grandi protagonisti che ha scritto pagine memorabili.
La stragrande maggioranza dei calciatori è composta da professionisti seri che hanno seguito il proprio percorso per poi dedicarsi ad attività che poco o niente niente avevano ed hanno a che fare con il mondo del pallone.
Esistono poi quei calciatori che pur avendo avuto in dote un indiscutibile talento sono stati costretti ad appendere gli scarpini al chiodo con largo anticipo rispetto alle proprie aspettative. Parliamo di centinaia di casi, talmente tanti che a un certo punto diventa impossibile contarli tutti.
Uno di questi risale a una decina di anni fa o poco più, un attaccante dal talento cristallino che pareva destinato a una carriera di altissimo livello. Un problema di salute piuttosto serio glielo ha impedito.
La Nazionale lo aspettava a braccia aperte, ha smesso all’improvviso
Quando appena ventenne con la maglia del Cagliari iniziò a mettere a segno un gol dopo l’altro sia in Serie A che nell’Under 21 tutto lasciava credere che in tempi rapidi le porte della Nazionale maggiore si sarebbero aperte per accoglierlo.
Ma quando tutto sembrava pronto per l’ultimo e decisivo salto di qualità arrivò la doccia gelata che spense tutte le sue speranze: una lieve malformazione cardiaca riscontrata dai medici del Bologna, il club che lo aveva acquistato, pose virtualmente fine alla sua carriera.
Nazionale addio, il ritiro fu inevitabile: cosa fa oggi
Lui è Robert Acquafresca, nato a Torino ma esploso in Serie A a Cagliari a soli vent’anni e ritiratosi ad appena trentadue. Da allora ha cambiato completamente vita: “Mi sono stabilito a Cagliari, la città di mia moglie“.
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo Acquafresca non si è più occupato di pallone: “Terminata la carriera da calciatore ho continuato a fare quello che avevo già iniziato mentre ero in attività, ovvero investimenti immobiliari. Ho rilevato e rimesso a nuovo un’intera struttura, in uno di questi appartamenti ci vivo con la mia famiglia e i restanti li affittiamo“. E se non fosse stato per quella maledetta malformazione ventricolare chissà come sarebbe andata a finire.