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Il cantiere, i mattoni e l’Atalanta: in Italia grazie ad un DVD | “Lo hanno visto e mi hanno chiamato”

Giocatori dell'Atalanta in festa
Giocatori dell’Atalanta esultano – LaPresse – SAmpGazzetta.it

Il mondo del calcio pullula di storie curiose e nient’affatto banali. Una di questa riguarda un ex calciatore che ha fatto grande l’Atalanta

Tante storie nel mondo del calcio sono passate attraverso la povertà e la miseria. E la possibilità di esibirsi su un rettangolo verde è in fondo una forma di riscatto sociale, una sorta di emancipazione sotto svariati punti di vista.

Non sono pochi i calciatori che nella loro lunga parabola hanno conosciuto sia la fame che la ricchezza, l’emarginazione e la fama, l’indigenza e la gloria. Molti di loro però non hanno mai perso la dignità, una qualità che non tutti possiedono.

Questa che andremo a raccontare è una di quelle storie curiose e appassionanti che il pallone è in grado di regalare. Una vicenda che forse sa anche commuovere e che riguarda un calciatore brasiliano un po’ atipico: non un fuoriclasse o un prim’attore, ma una sorta di operaio specializzato.

La nostra vicenda parte da Quinta do Sol, un comune del Brasile nello stato del Paranà. È lì che ha avuto i natali un calciatore che in Italia ha indossato le maglie di club relativamente piccoli ma con un seguito appassionato e viscerale.

Da muratore a calciatore, la storia commuove tutti: i dettagli

Lanciano, Perugia, Cesena e Atalanta: questo è stato il percorso agonistico di questo abile e grintoso centrocampista di fascia che i tifosi delle suddette squadre ricordano ancora con particolare affetto.

I sostenitori della Dea soprattutto conservano ricordi molto belli, dato che per sette anni lo hanno visto sfrecciare sulla fascia e correre a perdifiato per novanta minuti ed oltre. Un motorino instancabile tutto cuore e grinta che ogni tifoso vorrebbe vedere nella propria squadra.

Ferreira Pinto si racconta
L’ex centrocampista dell’Atalanta Ferreira Pinto – Ansa – SAmpGazzetta.it

Atalanta, per la Dea è stato un dono: il racconto da brividi

Lui è Adriano Ferreira Pinto, l’esterno destro brasiliano che dal 2006 al 2013 ha militato nell’Atalanta con ottimi risultati. Il calcio resta la sua grande passione: a quarantacinque anni compiuti Pinto gioca ancora. Ai microfoni del portale ‘Cronache di spogliatoio’ l’ex centrocampista brasiliano ha svelato alcuni curiosi retroscena legati alla sua carriera. “Quando avevo 15 anni lavoravo in un’azienda brasiliana di mattoni e un osservatore mi vide giocare in un torneo tra amici. Mi propose un provino per il club in cui lavorava ma gli risposi di no. Avevo perso mio padre da poco – prosegue – e non potevo permettermi di perdere il lavoro“.

Se Ferreira Pinto ha iniziato a fare il calciatore parte del merito è proprio dei suoi colleghi di lavoro: “Lo vennero a sapere e ne parlarono con il datore di lavoro il quale mi concesse di andare al provino garantendomi comunque lo stipendio. In Italia sono arrivato grazie a un DVD che avevo dato a un ragazzo del mio paese che giocava a Lanciano. In Italia ho giocato con un grande campione come Cristian Vieri“.