“500mila $ l’anno per farmi correre”: la F1 lo ha ripagato | Il titolo sfiorato e un patrimonio di 35 milioni

La Formula Uno ha regalato fama e gloria a tanti piloti, anche a coloro che non sono mai riusciti a conquistare il titolo mondiale
Manca poco meno di un mese all’inizio del campionato del mondo di Formula Uno e l’attesa dei tifosi cresce con il passare dei giorni. In particolare i sostenitori della Ferrari fremono all’idea di vedere all’opera la coppia dei sogni, il tandem formato da Lewis Hamilton e Charles Leclerc.
A Maranello il titolo iridato manca da tanti, ormai troppi anni: era il 2007 quando un pilota della Rossa, Kimi Raikkonen, conquistò l’agognato alloro mondiale, l’ultimo in ordine di tempo. Da allora la scuderia modenese ha collezionato quasi esclusivamente delusioni e insuccessi.
Nonostante l’arrivo a Maranello di piloti del calibro di Fernando Alonso e Sebastian Vettel il Cavallino Rampante non è più riuscito ad imporsi. Scuderie più competitive come Red Bull e Mercedes hanno esercitato un duopolio che nessuno ancora è riuscito a spezzare.
Quando era invece la Rossa a dominare in lungo e in largo non c’erano competitor in grado di contrastarne l’egemonia: nei suoi cinque titoli consecutivi conquistati alla guida della Ferrari Michael Schumacher non ha avuto avversari degni di questo nome.
Formula Uno, nessun rimpianto in quegli anni: con lui c’era Schumi
Uno dei pochi ad aver tentato di contrastare l’egemonia dell’ex fuoriclasse di Kerpen è stato in primis il fratello minore Ralf, che alla guida della Williams riuscì ogni tanto a strappare qualche gran premio dalle grinfie del ‘cannibale’ Michael.
Per quattro stagioni consecutive il compagno di squadra di Schumi Jr è stato un pilota molto aggressivo e apprezzato dagli appassionati di Formula Uno. Il suo fu un percorso di alto profilo nonostante abbia dovuto misurarsi con avversari di livello inarrivabile.

Formula Uno, le sette vittorie furono un’impresa: di chi si tratta
Il driver in questione è Juan Pablo Montoya, talentuoso colombiano che nei quattro anni trascorsi alla Williams e nei due alla guida della McLaren riuscì a tagliare il traguardo per primo in sette occasioni.
Gran Premi strappati con i denti a una concorrenza spietata che hanno consentito a Montoya di lasciare il segno nel Circus mondiale. Per due anni consecutivi il colombiano terminò la stagione al 3/o posto, un doppio podio iridato meritatissimo, accumulando un patrimonio personale di oltre 35 milioni di dollari.