Il fallimento al Milan, le serate e l’alcool: “Bevevo di tutto” | Esplode solo negli ultimi anni di carriera

Una carriera quasi bruciata dopo il fallimento al Milan e da un brutto vizio, che però è letteralmente esplosa nel corso degli ultimi anni.
Nel corso degli anni abbiamo visto tanti calciatori di talento assoluto bruciarsi la carriera, o non rendere ai livelli che ci si aspettava, a causa dei brutti vizi. Tra questi troviamo ad esempio Diego Armando Maradona, che sebbene abbia avuto una vita calcistica eccellente, sarebbe potuto essere molto di più senza la droga.
E così via, tanti altri, come Adriano l’Imperatore, George Best, Francesco Flachi e diversi giocatori i cui peccati non sono mai venuti alla luce. Uno di quelli che invece si è raccontato qualche tempo fa ha confessato di non aver avuto una vita serena fuori dal campo, e di essere stato un bevitore incontrollato.
Ed è anche per questa ragione che il giocatore in questione al Milan ha praticamente fallito. La sua carriera però non è stata buttata del tutto, visto che nel corso degli ultimi anni si è fatto valere ed ha dimostrato il proprio valore.
Da giovane talento a mistero assoluto
Dopo un’ottima stagione al Chievo Verona, il Milan decide di acquistare Francesco Acerbi. Tutti pensano che i rossoneri abbiano preso il difensore del futuro, anche in ottica nazionale. E invece il calciatore riesce a rimanere sotto la Madonnina solamente per sei mesi, prima di fare le valigie.
Qualcuno pensa che ci si trovi di fronte al più classico dei flop, e invece ciò che non ha funzionato in rossonero è stata la sua testa. In particolare dopo la morte di suo padre, che lo ha condotto al tunnel dell’alcool, come da lui stesso raccontato in un’intervista riportata da goal.com. ”Dopo la morte di mio padre sono precipitato e ho toccato il fondo. Ero al Milan, mi sono venuti a mancare gli stimoli, non sapevo più giocare. Facevo serata e continuavo a bere, bevevo di tutto”.

Salvato da un problema di salute
La svolta per Acerbi arriva dopo aver scoperto il cancro. Da lì il difensore lo sconfigge, e si allontana dall’alcool, mettendo la testa apposto.
In seguito la sua carriera spiccherà il volo, e dopo l’esplosione con il Sassuolo, è arrivata anche la redenzione con Lazio e soprattutto Inter, senza dimenticarsi della nazionale.