BOOOM WADA, accuse di spionaggio: “Sanno tutto di me” | Sinner prepara il ricorso

Arrivano grosse accuse ai danni della WADA, che riguardano lo spionaggio. E adesso il numero uno del Ranking ATP prepara il ricorso.
Dopo un lungo batti e ribatti, nelle scorse settimane è arrivata la sentenza ai danni di Jannik Sinner in merito al caso doping in cui era coinvolto da diverso tempo. Essendosi accordato con la Wada, il tennista di San Candido è riuscito ad ottenere una squalifica di soli tre mesi, evitando uno stop più lungo e pesante.
Di conseguenza il 23enne altoatesino dovrà rimanere ai box fino al prossimo inizio maggio, quando potrà finalmente rimettersi in gioco e recuperare tutto ciò che ha perso. Sarà comunque un periodo non facile per il numero uno del Ranking ATP, costretto a guardare gli altri scendere in campo anche in tornei piuttosto importanti e ai quali in condizioni normali avrebbe preso parte.
Detto ciò però nel corso delle ultime ore sono arrivate delle clamorose novità proprio per quanto riguarda la World Anti Doping Agency. O meglio, più che delle novità sono giunte delle vere e proprie accuse ai suoi danni, che hanno lasciato tifosi e appassionati senza parole. E queste riguardano lo spionaggio.
Mondo del tennis sotto shock
Qualche giorno fa Matteo Berrettini ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Daniele Tinti e Stefano Rapone. Il tennista romano ha toccato diversi temi. Ciò che ha incuriosito di più però è stata la sua spiegazione su come si svolgono i test antidoping nel tennis. E con le seguenti parole, riportate da fanpage, ha stupito tutti.
”Tutte le sere prima di andare a dormire devo controllare se ho messo l’indirizzo giusto e loro poi potenzialmente tutte le mattine vengono e ti dicono ‘Ok c’è da fare il test’. Quindi loro sanno tutti i ca..i miei praticamente cioè dove sto, dove dormo. Loro non sanno chi è la ragazza che è con me, ma sanno dove dormirò. È un po’ un peso, una roba un po’ stressante”.

Sinner prepara il ricorso
Queste rivelazioni da parte di Berrettini hanno spinto diversi appassionati a parlare di una sorta di spionaggio effettuato dalla Wada nei confronti dei tennisti, e alcuni di loro hanno addirittura invitato Sinner a presentare ricorso per la squalifica.
Nulla di tutto ciò. Le voci in questione rimarranno tali e il ragazzo di San Candido finirà di scontare la propria pena prima di tornare in campo tra meno di due mesi.