La Fiorentina, la nazionale e… l’omicidio di sua madre | L’hanno uccisa davanti a lui: “La mia vita è stravolta”

Una vita a dir poco allucinante, quella che ha dovuto affrontare un ex gioiello del calcio europeo. Tante soddisfazioni e un’immane tragedia
Il mondo del calcio e dello sport in genere è pieno zeppo di drammi e tragedie personali. Non si contano quasi atleti e calciatori costretti ad affrontare vicende a dir poco allucinanti che hanno segnato la loro intera esistenza.
Purtroppo abbiamo assistito a qualsiasi tipo di dramma: in questo caso si tratta della storia di un ex gioiello del calcio europeo, uno dei giocatori che tra la prima e la seconda decade degli anni duemila ha lasciato un segno profondo.
Un autentico pezzo da novanta che ha avuto modo, anche se per una sola stagione, di giocare nel campionato italiano. Era il 2015-2016 quando questo fantastico centrocampista indossò la maglia della Fiorentina.
Non si tratta dunque di un giocatore italiano, ma di una stella indiscussa del calcio polacco com’è del resto ampiamente dimostrato dalle oltre 100 presenze accumulate con la Nazionale del suo paese.
La parentesi in viola, i trionfi in Germania: storia di un campione con il cuore spezzato
È stato per sette anni un pupillo di Jurgen Klopp, che lo considerava elemento imprescindibile nello scacchiere tattico del Borussia Dortmund. Sotto la guida del grande allenatore tedesco i gialloneri vinsero due campionati e svariate coppe nazionali.
Di quella squadra che sfiorò anche il trionfo in Champions League nel 2013 questo grande incursore di centrocampo era un pilastro inamovibile. Le grandi vittorie però non sono bastate a fargli dimenticare l’immane tragedia da lui vissuta quando aveva solo dieci anni.

L’omicidio della madre, un incubo che lo ha accompagnato per anni
Lui è Jakub Blaszczykowski, oggi trentanovenne, ex centrocampista della Polonia e calciatore di altissimo livello che di recente ha svelato la tragedia con cui è costretto a convivere fin da bambino.
Jakub aveva infatti 10 anni quando assistette alla scena dell’omicidio della madre Anna commesso dal padre Zygmunt: una coltellata letale che ne provocò la morte. “È stato un episodio che non dimentico e che mai dimenticherò, è un qualcosa che fa parte di me – ha dichiarato in più occasioni, riportate anche da goal.com -. Quel giorno la mia vita è cambiata, è stata stravolta, ma credo di aver acquisito molta forza“. Quella stessa forza che lo ha trasformato in una stella del calcio mondiale.